239 T898. Prima i duchi di Carinzia tenevano la corte di Pordenone con esteso territorio fino dal 991: nel 1189 era dominata da Ottocaro di Stiria, ma tre anni dopo passò per testamento al duca Leopoldo V d’Austria. Contrastata fra Treviso che la proteggeva e il patriarca Pellegrino d’Aquileia, fu da questo, nel 1220, abbruciata, finché, estinta la casa di Babenberg, corse vicende singolarissime, essendo oggetto di cupidigia tra i primi possessori, a cui si aggiunse Ottocaro II di Boemia che nel 1268 la ebbe in vendita dal duca di Carinzia. Vinto Ottocaro, la contea di Pordenone o in titolo o in fatto passò nella casa di Absburgo che la tenne inter-rottamente, impegnandola parecchie volte, o servendosene come assicurazione di dote principesca. Finalmente nel 1508 passò per guerra ai veneziani che la diedero in feudo nobile e gentile al capitano Bartolomeo di Alviano. Dopo la sconfitta di Ghiaradadda, fu Pordenone riperduta, ma l’Alviano la ricuperò per conto proprio, fino al 1537 in cui la sua famiglia si estinse. Venezia la aggregò a sé nel 1553, staccandola dal Friuli, ma però rispettandone gli statuti. Dei quali statuti e degli uomini illustri di Pordenone si dà speciale notizia sulla fine dell’articolo. 496. Sacile. (Nel I)izionario corografico dell'Italia, per cura del prof. Amato Amati, Voi. vii, pag. 18 e segg.) — Milano, tip. Vallardi ed. [1878]; in 8° gr. di pag. 6 a due colonne. (B. C. U.J Prima apparisce una specie di guida della piccola città, di cui son notati i principali monumenti ; poi si dice della sua storia. Nel 1190 i patriarchi diedero a Sacile la libertà comunale, confermandole, nel 1204, gli statuti. Nel 1411 si alleò per dieci anni alla república veneta, ma, prima che finissero, si diede spontaneamente alla dominante. La notizia più importante di questo articolo riguarda lo statuto, ancora inedito, di Sacile, compilato tra il 1200 e il 1286, corretto nel 1460; ma vi sono di poca importanza le disposizioni civili. 497. Sulle condizioni degli abitanti di Sauris e Collina, sopra 1300 mètri, nota del prof. G. Marinelli. (Nel Pensiero e Meteore del prof. Cesare Lombroso, in Voi. xvi della Biblioteca scientifica internazionale, pag. 213 e segg.) — Milano, ed. Dumolard, tip. Lombardi, 1878; in 8° di pag. 15. (B. C. U.) Clima, costumi, lingua dei saurans, tutto è detto qui in breve