238 archi, intraveduto nel 1877 nel fondo del dott. P. Borriero. L’ispettore Bertolini, per conto dello Stato, ebbe incarico di completare la scoperta, e dopo un lavoro diligente nella primavera e nella state 1878, un arco del ponte e gli avanzi dei rimanenti vennero in luce, rivelandone la solidità e la eleganza. Esso dovette attraversare l’antico letto del Lemene. Pensa il Bertolini che il ponte facesse parte di una delle più antiche vie romane che metteva al-l’oriente, forse anteriore alla deduzione della colonia aquileiese, sebbene della via s’ignorino l’autore ed il nome. Alcuni pesi in pietra, trovati accanto a certe tombe laterizie prima di giungere al ponte, fanno salire a 13 la serie dei pesi concordiesi raccolti dal Bertolini, e descritti in questa relazione, la quale si chiude riportando quattro frammenti d’iscrizione, uno dei quali già posto in opera sulla mensa dell’altare nella chiesa di S. Girolamo a Cor-dovado. 494. C/ironica patriarcarum Gradensium, edidit G. AVaitz (Nel volume dei Monumenta Germaniae historica che comprende Scrip-lores rerum langobardiearum et italicarum, sere, ri-ix, pag. 392 e segg.) — Hannover, tip. Culemann, 1878; in 4° di pag. 6 (B. C. TJ.J Chiunque sia l’autore di questa Cronaca dei patriarchi di Grado, su che vanno discordi le opinioni, il AVaitz la publicò con prefazione staccandola da un’altra cronaca, con cui è congiunta in un codice barberiniano, e dalla Altinate che trovasi in un codice vaticano. Da Elia, patriarca della nuova Aquileia, « quae Gradensis ecclesia vocatur, » si giunge per 17 capitoli, al patriarcato di Orso che sedette fino al 1045. Nel mezzo la cronaca è abbastanza diffusa, e viene ad illustrare i casi del famoso scisma; ma in principio e sulla fine si riduce a semplice cronologia. 495. Pordenone. (Nel Dizionario corografico dell’Italia, per cura del prof. Amato Amati, Voi. vi, pag. 460 e segg.) — Milano, tip. Vallardi ed. [1878] ; in 8° gr. di pag. 7 a due colonne, (lì. O-B) Notizie messe insieme dal cav. Vendramino Candiani, alcuni anni addietro. Tra gli edifizi publici è memorabile il duomo fondato nel 1360 da Rodolfo IV duca d’Austria, il campanile a mazza ferrata, costruito in parte nel 1347, compiuto nel 1626 e il bizzarro palazzo comunale inalzato dal comune nel 1291. Pordenone è rammentato dal Candido comeisa stente nel 452, mentre altra memoria è del-