242 note, giova sapere che i portici che vi conducono furono costruiti nel 1487; l’arco alla rustica ai piedi del colle fu eretto nel 1557 in onore del luogotenente Bollani. 503. Sulle attuali condizioni di diritto e di fatto delle aque nel Veneto ed in particolare delle roggie dì Udine, proposta di studio all’Accademia del socio G. L. Pecile — Udine, tip. Doretti e Soci 1878; in 4° di pag. 10 a due colonne. (R. O-B.) Lettura fatta all'Accademia nel 5 aprile 1878. La parte storica di questo lavoro, in cui s’intende rivendicare al consorzio degli utenti la proprietà delle roggie di Udine e il libero uso delle loro aque, è rivolta ad esaminare alcuni atti antichi in argomento, cominciando dalla concessione del 1171, e provando che la Parte 6 febraio 1556, che dichiarava «tutte le aque di ogni sorta... di giurisdizione del dominio » veneto, non interruppe l’esercizio del diritto di proprietà del comune di Udine sulle roggie. Fra le moltissime concessioni d’aqua dei secoli passati, il Pecile ne nota 16, compresa quella importante dell’ illustre agronomo Antonio Zanon : Udine assentì in oltre, nel principio del secolo xvii, che la fortezza di Palma fosse provista di aqua. E quando nel 1665 il Senato veneto volle invadere nuovamente i diritti della città di Udine, questa sostenne vittoriosamente le proprie ragioni. Così la città ebbe di fatto diritti di proprietà sulle roggie fino alla creazione del Consorzio roiale nel 1809, diritti che il governo austriaco aveva mantenuti fino al 1834 in cui, per semplici ragioni di finanza, furono imposte delle contribuzioni agli utenti. La parte giuridica della memoria non entra nel subbietto della presente bibliografia. La prima edizione di questo studio del dott. Pecile uscì nel Giornale-di Udine, 8-13, 15-17 aprile 1878, n. 86-94. 504. Sui nuovi nomi delle vie di Udine, cenni. (Nell’appendice della Patria del Friuli, 6 e 7 marzo 1878, n. 56 e 57) — Udine, tip. Jacob e Colmegna 1878; in fol. di col. 12 (B. C. U.J Sono brevi cenni biografici di Anton Lazzaro Moro, Tiberio Deciani, Francesco Mantica, Enrico e Gianfrancesco| Palladio, Paolo Canciani, Jacopo Marinoni, Erasmo Valvasone, Girolamo Yenerio, Antonio Zanon, Francesco Tomadini, Nicolò Lionello. Ma è lavoro incompleto, perchè non comprende nemmeno tutti i nomi illustri friulani apposti di nuovo alle nostre vie, a titolo di onoranza.