252 sia per la lunga dimora che fece in Ramuscello e in Cordovado in casa dei suoi cugini conti Freschi, e in Udine. Famosa per le idee nuove e ardite fu la canzone da lui pubblicata nel 1833, per le nozze Mangilli-Colloredo, e .composta a memoria passeggiando fuori la porta Poscolle lungo la vìa maestra d’Italia; ed è noto che appunto il Besenghi smascherò la ciurmeria dell’abate Quirico Viviani che aveva falsato ad arte qua e là il codice barloliniano della Divina Commedia per dar credito alla sua nuova lezione. Nelle sue relazioni amorose in Friuli, il Besenghi non si comportò con la dovuta delicatezza. Fu in Grecia al tempo della guerra d’indipendenza e mori di colèra a Trieste il 24 settembre 1849. L’Hassek in un articolo nella Nuova Antologia, 15 giugno 1879, Seconda Serie, Voi. xv, pag. 573-589, compendiò quanto di più notevole aveva già scritto sulla vita e le opere del Besenghi, intorno al quale e al lavoro del-l’Hassek parlò anche il Giornale di Udine, 9 luglio 1878, n. 164. 536. Pietro Bonini. Elogio di Carlo Facci, letto all’Accademia di Udine la sera del 21 dicembre 1877, con ritratto e appendice— Udine, tip. Seitz, [1878]; in 16° di pag. 48. (R. O-B.) Il nome di Carlo Facci non vuol essere dimenticato fra quelli degli illustri friulani, perchè, sebbene poco abbia scritto, molto operò per la patria e per gli infelici di qualunque maniera essi fossero. L’animo pur mite aveva temprato all’eroismo e alla filantropia ; e con la memoria del suo eletto ingegno, vive fra noi quella del buon gusto artistico, della gentilezza squisita, di ogni più eletta virtù. Naque in Udine nel 22 maggio 1842, fu tra i generosi che nel 1866 fecero con Garibaldi la campagna del Trentino, che nell’autunno del 1867 prepararono in Roma la rivoluzione; e mori in patria nel 20 settembre 1877. L’elogio vero e effettuoso del Bonini contiene una bella saffica del Facci, e si chiude con una appendice che raccoglie dai giornali cittadini tutti gli scritti e i discorsi in occasione della morte, e dei solenni funerali di Carlo Facci. Il lavoro di P. Bonini fu ristampato negli Atti dell'Accademia di Udine, Seconda Serie, Voi. iv, 1880, pag. 145-161, e accennato nei Rendiconti dell'Accademia di Udine, Anno 1877-78, pag. 7-8. 537. Opere scelte di Antonio Somma, edite per cura di Alessandro Pascolato — Venezia, tip. Antonelli. 1878; in 16° di pag. xxxii-456. (B. C. U.)