60 G. B. Bassi nel 1829 in seno all’Accademia di Udine, pag. 5-10 che esprimeva, con l’esempio del passato, il desiderio di ritentare l’abbandonata costruzione del canale del Ledra. Molte nuove difficoltà si apersero allora la via, e a vincerle, l’Accademia elesse una Commissione che affidò all’ ingegnere G. B. Cavedalis lo studio di un progetto. Esso ingegnere, data la preferenza alla valle del Corno su quella del Lini, presentava il suo piano nel 1834. Non se ne fece nulla; ma nel 1839 una società promotrice incaricava di un nuovo progetto l’ingegnere G. B. Locatelli, al quale portarono modificazioni o conferme l’ingegnere Duodo e ancora il Cavedalis e l’ingegnere milanese Anastasio Calvi. Il progetto Locatelli era pronto pel dettaglio del canale principale nell’ottobre 1842, e nel marzo 1854 per le sue suddivisioni. Finalmente nel 1858 l’arciduca Massimiliano, governatore generale del regno Lombardo-Veneto, invitò il prof. Gustavo Buccina a studiare l’impresa, e la relazione sua fu presentata nell’ottobre. Varie cause, non ultime delle quali la mancanza di spirito d’associazione, fece di nuovo tramontare ogni disegno, che fu ripreso felicemente e condotto a termine non appena cessò la dominazione straniera. Questa relazione tiene conto speciale del nuovo lavoro collettivo degli ingegneri Locatelli e Giovanni Corvetta. — Vedi Giornale di Udine, 5, 6 e 7 dicembre 1866, n. 80, 81 e 82. Una parola sulla tomba di monsignor Carlo dei conti Belgrado. Elogio funebre di T. N. F. — Senza indicazioni, [1866]; in 8° di pag. 8. (R. J.) Il co. Carlo Belgrado, nato a Udine nel 1809 e morto a Roma nel 18 febraio 1866, fu direttore del collegio-convitto annesso al Ginnasio comunale di Udine, poi canonico e delegato apostolico a Benevento, Perugia, Fermo. Nel giugno 1848 fu internunzio papale in Olanda, e sette anni dopo vescovo di Ascoli nelle Marche. Rassegnata, per ragioni che qui non si dicono, quella dignità, passò a Roma come patriarca d’Antiochia e canonico in Vaticano. 138. Cailiay and thè ivay thitlier; being a collection of medieval notices of China, translated and edited by colonel Henry Yule C. B., late of thè royal engineers (Bengal); with a ptreli-minary essai) on thè intercourse betiveen China and thè icestern nations previous to thè discovery of thè Cape route. — London,