170 vembre lesse, secondo il costume, la sua relazione in Senato. Da poco allora era cessata in Friuli la peste venuta dalla parte di Cividale ; ma sia per questo motivo, sia per altro, la popolazione di Udine era di 10,170 persone, mentre il Friuli veneto era ridotta a 97mila tanto che « non vi è villa, che doi terzi delle case di essa et anco li tre quarti non sieno ruinate e disabitate. » Misera altresì era la condizione dei feudi rurali, e fino da allora fu proposta « la ingrossa-zione dei terreni per via di permutazione, » la quale nei nostri giorni potè condursi a termine in Prussia con leggi severe, ma in Austria non si potè conseguire, e in Italia nemmeno tentare. Si voleva altresì che la republica veneta favorisse la ricuperazione dei beni venduti da taluno per urgenti strettezze. La Carnia, dice il nostro Viario, si compone di persone robuste « e molte di loro fanno li dottori senza aver veduto libri. » Nella Patria erano allora sessantasei giurisdizioni; la Camera fiscale rendeva 42mila ducati annui. Questa relazione uscì a cura di V. Joppi. 360. Die neuesten Ausgrabungen in Aquileia mit einem Anhänge über antike Rennbahnen überhaupt, von Dr Paul von Bizzarro (Separat-Abdruck aus der Triester Zeitung.) — Trieste, tip. Lloyd aust.-ung., 1875; in 16° di pag. 19. (B. C. U.) Verso la fine del 1874 essendosi fatti nuovi scavi in Aquileia, il dott. Bizzarro coglie la bella occasione per ridire la storia dell’origine e dell’eccidio della città, cui non crede che Attila distruggesse interamente. Quanto alla topografia gli viene acconcio di esaminare gli scritti del Kandier. La scoperta più notevole di quell’anno furono gli avanzi di un circo romano, il quale, secondo il Bizzarro, non dovrebbe essere inferiore al circo Massimo di Roma tra il Palatino e l’A ventino, o almeno a quello di Caracalla fuori di porta S. Sebastiano. Egli ci dà in appendice delle interessanti notizie archeologiche sugli anfiteatri romani. Aggiungo qui che il dott. De Bizzarro, conservatore dei monumenti di storia e d’arte per la provincia di Gorizia, continuò a dar relazioni dei suoi studi archeologici della regione, che sono publicati in sunto nelle Mittheilungen der k. k. Central-Commission zur Erforschung und Erhaltung der Kunst und historischen Denkmale, presieduta dall’Helfert. Questo ricco periodico, di cui è redattore Carlo Lind, cominciò appunto ad uscire ivi questo anno 1875 a Vienna. È da sperare che il De Bizzarro publichi per intiero le cose sue, così pure la carta topografica an-