218 dei due collaboratori; il secondo si occupò degli atti moderni e mise insieme tutto il lavoro, occasionato dal memorabile incendio della Loggia avvenuto il 19 febraio 1876 e dalla sua patriotica ricostruzione. Anche prima del 24 gennaio 1441, in cui Nicolò Sa-vorgnano propose in Consiglio un nuovo Palazzo del Comune, sorgevano altre loggie nella nostra città. La fabrica andò lentamente finché, in pieno Consiglio, nel 20 maggio 1448, fu ripresa sul disegno presentato il 6 giugno da Nicolò Lionello, e rimase compiuta nel 1456. La memoria letta in una solenne seduta accademica del 19 febraio 1877 (V. Rendiconti dell’Accademia di Udine, 1876-1877; Udine, tip. Seitz, 1877, pag. 10-11), tien conto minuzioso delle vicende dell’insigne edifizio, e per quello che riguarda l’uso, quando cessò di esser sede delle publiche rappresentanze, la sala maggiore servì dal 1602 per commedie ed opere: tali notizie sono un curioso e prezioso contributo alla povera storia del teatro in Friuli. — 11 Giornale di Udine, 20 febraio 1877, n. 44, tenne discorso di questo lavoro, il quale fu esaminato e così giudicato da due tedeschi in due diverse riviste : « travail très remarquable, pour le fond et pour la forme, qui fait regretter une fois de plus que les études historiques soient placées au Frioul dans des conditions aussi défavorables » Zahn, nella Revue historique, v année, Tomo xiv, 2°, pag. 395-6 ; e « klar und anziehend geschrieben, ist es eine der besten kunstgeschichtlichen Monographien, die aber auch fiir Culturgeschichte nicht 'wenig des Interessanten bietet » Mulhbacher, nelle Mittheilungen des Instituts fùr Vedi oesterreichische Ges-chichtsforschung, Voi. i, fase, i, pag. 152-3. 455. Il castello di Udine, spigolature storiche di un operaio. (Nell’appendice del Giornale di Udine, 6-8, 10 settembre, n. 213-216) — Udine, tip. Doretti e Soci, 1877; in fol. di col. 16. (B. C. U.) L’estensore di questo studio, Domenico Del Bianco, si propone dimostrare che il castello di Udine, appartenendo per diritto storico alla provincia, è la naturale residenza del prefetto e della rappresentanza provinciale. Le notizie qui raccolte con discreta parsimonia riguardano specialmente le adunanze più importanti tenute nella maggior sala del palazzo patriarcale dal parlamento della Patria e anche alcuni consigli più ristretti. Lo scritto dell’operaio udinese si presentava opportuno, mentre cominciavasi a parlare da molti del riscatto del Castello; idea che rifiorì qualche mese appresso