45 03. Sul fato d’Aquileia, discorso di Ant. de Steinbuchel-Rheinwall. (Dal giornale II Tempo di Trieste) — Trieste, tip. Herr-manstorfer, 1865; in 16° di pag. 23. (B. C. T.) Lettura tenuta il 2 aprile 1865 alla Società di Minerva a illustrazione della pianta dell’antica città. L’oratore fa vedere in che modo si procedesse alla prima scoperta e si assegnasse la situazione delle mura e dei grandi edifizi antichi sacri e profani, delle fortificazioni di Popone, del grande aquedotto che veniva da Scodovacca ; eccita a continuare i lavori, i quali avranno virtù non solo di rivelare molti ignoti tesori, ma di togliere Aquileia stessa al destino che l’aggrava da tanti secoli. 03. Le carceri romane in Cividale rilevate dall’ingegnere A. Nussi e illustrate dal canonico Lorenzo d’Orlandi. —Venezia, tip. Antonelli, 1864, e Udine, tip. Seitz, 1865; in */2 4° di pag. 4 e sei tavole. (B. C. U.J Comprendono i disegni la planimetria della città, l’area del foro inquirente, una pianta e tre prospetti del sotterraneo. Anche a parole è data la descrizione di queste carceri antiche, cui l’Or-landi crede possano assomigliarsi al Mamertino di Roma. Hanno forse servito anche in odio ai cristiani che soffrirono persecuzioni in Aquileia. Certo non si usarono nè dai longobardi, nè dai patriarchi. Esse carceri erano situate vicino all’antico tribunale e presso il fiume, in cui è probabile si precipitassero i rei di delitto capitale. (V. n. 42) 04. Cronaca della magnifica comunità di S. Daniele del Friuli di Girolamo Sini, esposta e corredata di note per Giuseppe Barbaro. — Venezia, tip. Cecchini, 1865; in 8° di pag. 91. (B. C. U.J La cronaca del Sini fu già publicata nel 1862 (V. n. 30); ma Giuseppe Barbaro non ne fa cenno, e avendola studiata, come afferma, suH’originale, la ripublica in stile moderno, dividendola in quattro capitoli, cui premette altrettanti sommarii. La trasformazione parrà a molti accettabile, ma più hanno pregio le note che occupano oltre la metà del volumetto e vengono a completare, col sussidio del cronista Galateo e degli appunti presi dal Barbaro nella sua dimora a S. Daniele, quanto il Sini riferisce, fermandosi solo al 1515. Parla dunque il Barbaro della topografia, dei mercati, della famosa biblioteca, degli uomini illustri, e ci dà, dal 1247, la