318 sull’analogia di essa con le leggi longobarde e la diversità assoluta dalla legge alemanna, sulla parola Rex che ricorre nella legge in esame, i quali argomenti ed indagini dimostrebbero, secondo il Schupfer, che si tratti appunto di legge italiana. Con la presente memoria l’autore richiama in vita una controversia, già discussa or sono più di trent’anni, e posta da lui stesso nelle sue Istituzioni politiche longobardiche, Firenze 1863, e nella Società milanese all’epoca del risorgimento del Comune in Archivio Giuridico, Voi. in, 1869, pag. 252. La Rassegna settimanale, in una recenzione, nel Volume ix, n. 209, 1 gennaio 1882, pur lodando il prof. Schupfer, non soscrive alle sue conclusioni. Ma già, in data 13 dicembre 1881, erano uscite, contro la memoria del Schupfer, le osservazioni del prof. Antonio Pertile, neM'Archivio Veneto, Tomo xxn, pag. 368-384. In esse si riconferma appartenere la legge romana udinese alla Rezia curiense, ma, cosa curiosa, si indicano non ostante quali maggiori argomenti avrebbe potuto invocare il Schupfer per sostenerne l’italianità. Il fondo dell’articolo del Pertile è polemico, e mira a ribattere gli attacchi mossigli dal prof. Schupfer ; però ha importanza scientifica nella questione tanto dibattuta. — Tra i molti, parlò della memoria del Schupfer la Nuova Antologia, 15 ottobre 1881, pag. 756; più a lungo C. Nani nell’Arch. Stor. Ital., Quarta Serie, Tomo ix, pag. 198-202 e VArchivio storico per Trieste, VIstria, e il Trentino, Voi. i, pag. 400 e segg. 648. Bronzi 'preistorici del Friuli, nota del dott. prof. Camillo Marinoni. (Negli Atti dell’Accademia di Udine pel triennio 1878-1881, Seconda Serie, Volume v, pag. 7 e segg.) — Udine, tip. Do-retti e Soci, 1881; in 8° di pag. 35, con una tavola. (R.O-B.) Nel 10 gennaio 1879, il prof. Marinoni teneva una lezione al-l’Accademia di Udine su questo argomento, e il suo lavoro era dapprima stampato negli Atti della Società italiana di scienze naturali, Milano, luglio 1879, Voi. xxi, pag. 485-519. I primi arnesi di bronzo trovati recentemente in provincia e riferibili ai tempi remotissimi preromani appartengono, per la pianura e la parte pedemontana, a Cividale e dintorni, a Castel Porpetto, a Belgrado di Varino, a Cavasso nuovo, e per la regione alpestre a Imponzo nel distretto di Tolmezzo, a Esemon di Sotto e a Giaveada* nel distretto di Ampezzo. Gli oggetti, accolti nei musei di Cividale e di Udine, si dividono in armi, utensili e ornamenti: ne furono trovate