137 iscrizioni, però, dice il buon prevosto « non abbia Ella paura, eh’ io possa per conto alcuno prevenirla. » Qui è spesso nominato con amiche lodi il co. Francesco Beretta, celebre erudito, e una volta monsignor Francesco Florio. Il Muratori incoraggia il Bèrtoli nel suo proposito di praticare degli scavi ad Aquileia, dei quali si cominciavano a vedere gli effetti. Queste lettere furono curate da Vincenzo Joppi. 292. Intorno alla storia dell’italiana pedagogia, lettera di Jacopo Bernardi ed Emanuele Celesia. (Nel Giornale di Udine, 25 giugno 1872, n. 151) — Udine, tip. Jacob-Colmegna, 1872; in fol. di col. 8, (B. C. U.J Per colmare qualche lacuna nella storia della pedagogia italiana del Celesia, il Bernardi accenna all’epistolario di Marcantonio Amalteo che nel 1519 era maestro dei figli di Gerolamo Savorgnano nel castello di Osoppo ; ma l’argomento avrebbe meritato più largo sviluppo, anche dove si tocca delle lettere lasciate da Gian Flaminio padre di Marcantonio. Conchiude il Bernardi i suoi appunti citando la celebre scuola fiorente nel castello di Spilimbergo, in cui Pietro Leoni di Ceneda, col nome di Cinzio Acedese, professò retorica, lingua latina e storia romana, e ne fu lodato da Vittore da Lusa, illustre medico feltrese. 393. Romolo Amaseo, memoria del cav. Amadio Ronchini, membro della r. Deputazione parmense sopra gli studi di storia patria. (Negli Atti e Memorie delle r. r. Deputazioni di storia patria per le provincie modenesi e parmensi, Voi. vi) — Modena, tip. Vincenzi, 1872; in 4° di pag. 11. (B. C. U.) Nato in Udine nel 1481, Romolo Amaseo, valentissimo maestro di umane lettere, fu conteso con nobile gara tra l’università di Padova e di Bologna: qui cominciò ad insegnare nel 1513, Padova lo volle per sè nel 1520, richiamollo Bologna nel 1524 e non lo rilasciò se non quando, regnando Paolo III, desiderò trasferirsi a Roma, come risulta dal carteggio inedito trovato dal Ronchini nell’archivio governativo di Parma. Le trattative pel trasferimento cominciarono nel 1540, furono riprese nel 1543, nel quale anno, in ottobre, il figlio di Romolo, Pompilio, appena ritornato dal Friuli fu nominato lettore di lettere greche a Bologna Si concesse finalmente a Romolo di trasferirsi a Roma, il che avvenne, dopo altri