200 Opuscolo procurato da Vincenzo Joppi che illustra i cenni storici con cinque documenti inediti, trovati alla Marciana dì Venezia e nell’archivio proprio e notarile di Udine. Risulta da essi che a Zoppola fin dal 1103 vivevano insieme, con proprie leggi, romani e longobardi; che la chiesa di Zoppola fu ricostruita nel 1298; che il castello, di cui s’ignora l’origine, era mantenuto e riparato dai feudatari omonimi, i quali vi rendevano giustizia; che molte liti insorsero per via di esso tra gli Zoppola e i Prodolone; che finalmente il patriarca Antonio Panciera, fatto patriarca nel 1411 lo ricostruì in parte e vi fece dipingere la cappella dai pittori Baietti padre e figlio. — Il Muhlbacher, nelle Mittheilungen fur oesterrei-cbische Geschichtsforschung, Voi. x, fase, i, pag. 151, accenna a questo libretto. 430. Ruine di luglio, articolo di G. G. (Nell’appendice del Giornale di Udine, 25 marzo 1876, n. 73) — Udine, tip. Doretti e Soci, 1876; in fol. di col. 4. (B.C. U.) Giovanni Gortani, che attende con tanto amore a notare e a raccogliere gli avanzi antichi di Zuglio, ci avverte in questo articolo come anche nel 1874 i due proprietari Paolo Primus e G. B. Lirussi trovassero rovine di edifizi distrutti da incendio, e nel 1876 il Lirussi, ultimando i suoi scavi, scoprisse da un centinaio di piccoli bronzi, tra uno strato di carboni e di cenere. Fra questi, i bronzi determinati dal Gortani sono cinquanta tra l’impero di Costanzo II e quello di Graziano; il che riporta la rovina trovata a un’ epoca anteriore alla discesa di Attila. 431. Scrittura di Giulio Savorgnano nel 1592, sull’ incanalamento del Ledra. (Nozze Occioni-Bonaffons=Crisicopulo) — Udine, tip. Seitz, 1876; in 8° di pag. 23. (R. 0-B.) Il progetto di incanalare le aque del Ledra e del Tagliamento, per la irrigazione delle aride pianure del Friuli, se oggi, grazie alla ferma volontà degli uomini, è divenuto un fatto, ebbe caldi partigiani nei secoli andati, cominciando dal 1457, nel qual anno il nobile Nicolò di Maniago ne fece la prima proposta al Consiglio minore di Udine. Quella volta il Consiglio maggiore vi si oppose. Nel 1487 due luogotenenti ripresero il progetto, e già erasi cominciata la escavazione, quando il Parlamento della Patria, cioè la rappresentanza provinciale, negò il suo voto all’opera benefica, e la