337 077. La scoltura in Friuli, articoli di A. Picco. (Nella Patria del Friuli, 24-27 gennaio 1881, n. 20-23) — Udine, tip. Jacob e Colmegna, 1881; in fol. di col. 4. (B.C.U.J Nell’intento polemico di dimostrare che il monumento a Vittorio Emanuele li poteva sicuramente affidarsi a un artista friulano, il Picco ripete il nome degli scultori che, dopo il grande Canova, onorarono e onorano il Friuli, dove son nati e dove non sempre han professato; ma fra i 14 nomi di artisti mesce ai morti i viventi, recando di tutti qualche cenno sulle opere, però senza valutarne con giusto rigore i meriti comparativi. 078. Un capolavoro di orificeria di Nicolò Lionello in Gemona, ricerche del prete Valentino Baldissera e di Vincenzo Joppi. (Nell’appendice del Cittadino Italiano, 4 dicembre 1881 e nella Patria del Friuli, 8 dicembre 1881, n. 292) — Udine, tip. del Patronato, e tip. Jacob e Colmegna, 1881; in fol. di col. 6 e di col. 1. (B.C.U.) Provato che l’insigne ostensorio che si conserva nel Tesoro della chiesa arcipretale di Gemona, è creduto a torto dono del patriarca Bertrando, l’autore lo dice opera del famoso Nicolò Lionello, come risulta da un Inventario del 1446 e dagli stralci tolti dall’archivio dei camerari della chiesa di Gemona. Il pregio storico e artistico si può dedurre dall’offerta di 25mila lire fatta in quest’anno da alcuni tedeschi. L’articolo si chiude con la descrizione dell’ostensorio medesimo. Le cose dette dal Baldissera sono confermate da un Atto scoperto da Vincenzo Joppi nell’archivio notarile di Udine, del quale si dà notizia nel secondo articolo qui sopra annunziato. La trattazione usci poco appresso per intiero in un opuscolo separato, Udine, tip. del Patronato, 1881; in 16° di pag. 13» — Sull’articolo del Baldissera parlò il Giornale di Udine, 6 dicembre 1881, n. 290. 079. Cose d’arte antica in S. Daniele, di A. Picco. (Nel Giornale di Udine, 13 dicembre 1881, n. 296) — Udine, tip. Doretti e Soci, 1881 ; in fol. di col. 1. (B.C. U.J Breve articolo che si occupa principalmente dei recenti ristauri, pur allora compiuti da Antonio Bertoli di Padova, sotto la direzione del nobile G. U. Valentinis degli a freschi famosi che Martino d’Udine, detto Pellegrino da San Daniele, condusse in quella chiesa di Sant’Antonio. Mirabile riusci il San Sebastiano, e cosi 23