190 3&T. Descrizione dei passi e delle fortezze che si hanno a fare nel Friuli, con la distanza dei luoghi, di Jacopo Valvasone di Maniago, con Notizia preliminare e Note del prof. Carlo A. Combi (Nozze Crovato-Raugna). — Venezia, tip. del Commercio, 1876; in 8° di pag. xxiv, 33, 18. (R. O-B.) Tratta principalmente dalla raccolta Cicogna, nel museo civico di Venezia, questa descrizione ha richiamato a sè le cure del Combi che di Jacopo Valvasone, delle sue opere in generale, e in particolare della presente, discorre con abbondanza per 52 pagine. Jacopo Valvasone di Maniago, il seniore, nacque al principio del secolo xvi da Ippolito e Chiara di Pierantonio Savorgnano della Bandiera. Fu deputato al parlamento friulano, abitando in Udine e villeggiando a Santa Foca. Il Valvasone si occupò di argomenti storici, archeologici e corografici in ben ventitré opere, delle quali sette furono edite solo nel nostro secolo per occasione di nozze. La descrizione di cui si parla è riputata prima per importanza dal Bartolini e dal Cicogna e veramente il Senato ne aveva scritto al luogotenente di Udine Francesco Duodo che « essendo in esso libro delle cose importanti, non sarebbe bene che andassero a torno, e non permette il Senato che passi in mano d’altri, sì che alcuno ne abbia copia, per quei rispetti che da lui possono essere considerati. » Alla descrizione dovette essere aggiunto un disegno che l’illustratore non potè ritrovare, e sarebbe stato opportuno, giacché se la descrizione del nostro antico è molto completa, non 'è in ogni parte bene ordinata. Si comincia da oriente a notare i varchi del Friuli e le condizioni delle ville sottoposte. La seconda parte si occupa delle distanze; la terza delle fortezze e delle muraglie avanzate dall’epoca romana. Insiste sulla costruzione di due nuove fortezze a Manzano e a Strassoldo, legata questa a Monfalcone e a Marano, e sul munire Udine di fosse e terrapieni, e se manchi l’aqua e le legna all’uopo, si conduca in città « la Ledra, o un ramo del Tagliamento, come fu deliberato fino dal 1487 e nel 1527.» La ristrettezza del tempo concesso al Combi per questa publicazione lo fece cadere in qualche svista sui nomi dei luoghi. — Diedero recensioni di questo libro i prof. Mor-solin nell’Arc/z. Stor.Ital., Serie Quarta, Tomo il, pag. 186, Marinelli, a lungo, in due appendici del Nuovo Friuli, 3 e 4 gennaio 1877, n. 3, 4, e il raccoglitore della presente bibliografia nell’appendice del Giornale di Udine, 30 dicembre 1876, n. 311.