206 Roma, del 1875 eravi però un miglior articolo sul prof. Luccardi, riportato nell’appendice del Giornale di Udine, 11 dicembre 1875, n. 295, in cui si aggiunge che il nostro scultore naque nel 1808 da Giuseppe e da Lucia Schiavi, che nel 1829 fu all’Accademia di Belle Arti a Venezia, e passò poi a Firenze e nel 1836 a Roma. Eletto professore e consigliere dell’Accademia di S. Luca, ebbe premi alle esposizioni universali di Parigi e Vienna, onori da Pio IX che gli commise il busto di Giovanni da Udine, collocato nelle Loggie vaticane. 433. Elogio del cardinale Francesco Mantica, recitato da un chierico del seminario arcivescovile alla premiazione scolastica dell’anno 1875. (Per ingresso di D. Giuseppe Teli a parroco di Latisana). — Udine, tip. Jacob e Colmegna, 1876; in 8° di pag. 16. (R. J.J Vennero i Mantica di Lombardia in Friuli sulla fine del secolo xiv e abitarono Pordenone, donde, divisi in più rami, passarono a Ven-zone a e Udine, dove naque, nel 1534, Francesco Mantica, che educato sotto la direzione dello zio materno conte Giovanni di Fontanabona ed istruito dal publico professore di Udine, Francesco Filomelo, crebbe in sapere, e diessi agli studi legali. Dopo sette anni passato a Padova e a Bologna, fu laureato nel 1558 dottore nella prima università, in cui professò con grande successo, publicando il famoso trattato dei testamenti. Nel 1586, essendosi reso vacante l’uditore veneto presso la Sacra Rota romana, il doge propose, fra quattro, anche il Mantica, che piaque a Sisto V, e dopo un esame a foggia di disputa riuscì eletto. Nel 5 giugno 1596 Clemente VIII nominò cardinale il Mantica, che ricevette gli ordini sacri, e un regalo di mille scudi dal Senato veneto, di due mila ducati dalla città di Udine. Nel 1605 il Mantica fu a un punto di divenir papa (V. n. 381): morì nel 28 gennaio 1614. 433. Cenni sulla vita e sui viaggi del B° Odorico del Friuli, di Dionigio Largaiolli. (Nella Cronaca liceale per l’anno 1874-75).— Catania, tip. Bellini, 1876; in 8° di pag. 58. (R. J.J Il nobile scopo di questo libro è di eccitare il Municipio di Pordenone a ricordarsi del suo celebre figlio, che fu il Marco Polo del Friuli. Quanto alla loro sostanza, questi cenni mirano a considerare i viaggi del padre Odorico non per sè, ma in relazione alla storia della geografia, a distinguere nella sua vita la parte scientifica, a far conoscere quanta popolarità il frate godesse anche ai