153 ecc., hanno, più che altro, il carattere di una guida, con fuggevoli dati storici, non disgiunti dai soliti errori tipografici e di fatto. 322. Scoperta della tomba del duca longobardo Gisulfo, fatta in Cividale del Friuli li 28 maggio 1874. — Cividale, tip. Fauna, [1874]; in 8° di pag. 8 (E. O-B.J Pregevole descrizione minuta della tomba creduta di Gisulfo, e di quanto era in essa contenuto, compresa l’aqua, riconosciuta purissima dall’Istituto tecnico di Udine. Vi è pur fatto cenno delle scoperte contemporanee, venute in luce mentre si rimetteva a nuovo il ciottolato della piazza Paolo Diacono, cioè un aquedotto sotterraneo romano e una stanza pur sotterranea con ceneri, carboni e frammenti di vasi vitrei. Però il primo che publicasse un cenno storico, in foglio volante, sulla scoperta del sarcofago fu il signor Arrigoni, capitano medico in pensione. 383. Gisolfo primo duca longobardo in Friuli (568-612), cenni sulla recente scoperta della tomba, con notizie ed episodi storici per L. Fagnani.— Cividale, tip. Fanna, 1874 ; in 8° di pag. 16. (R. O-B.J Libretto senza critica, in cui si narra della scoperta e si ri-copiano alcuni passi di Paolo Diacono sull’origine del ducato, aggiungendo notizie che non hanno alcuna relazione con l’avvenimento che fece meditare gli archeologi veri e fantasticare i dilettanti di tali studi. 324,. Il sarcofago di Cividale di W. (Nel Giornale di Udine, 3 giugno 1874, n. 131) — Udine, tip. Doretti e Soci, 1874; in fol. di col. 2. (B. C. U.) Primo rapporto circostanziato e prudente del prof. Alessandro Wolf sulla scoperta e specialmente sull’apertura, fatta corum po-pulo, del famoso sarcofago dissotterrato il 28 maggio in Cividale di sotto il piano della piazza Paolo Diacono. Dagli avanzi raccolti e descritti, il cadavere racchiuso nell’arca è designato per quello di un guerriero longobardo di rango elevato, il che non toglie che l’importanza della scoperta ecceda i limiti di un semplice latto di storia locale. Il Wolf aveva promesso di additare in un secondo rapporto i problemi storici e archeologici che per avventura potessero collegarsi alla scoperta della tomba, ma per motivi troppo noti il rapporto si aspetta ancora. V. Esaminatore friulano, A. 1874, n.4.