277 affidando la parte matematica del lavoro al D.r Weiss, direttore dell’osservatorio astronomico di Vienna. I due primi orologi a sole erano entrati nel 1828, con la collezione del dott. Salvatore Zannini, nell’imperiale gabinetto viennese d’antichità. La descrizione di questi è nel Catalogo, publicato dal barone D’Arneth nel 1866, a pag. 47, n. 214 e 216. Il terzo orologio è nella raccolta del barone Ritter-Zahony in Monastero presso Aquileia; il quarto nella villa (non castello) del co. di Toppo in Buttrio, e questo fu descritto la prima volta dal prof. Maionica di Gorizia, come apparisce dalle archào-logisch-epigraphischen MUtheilungen Oesterreich, Voi. i, 1877, pag. 61. Questi quattro sono fra gli orologi ad emisfera. Il quinto è fra quelli piani orizzontali : trovato al nord-ovest della città in un fondo del co. Cassis, fu descritto dal dott. Gregorutti nel Bullettaio, 1879, pag. 28-30, dell’ istituto archeologico tedesco in Roma. Finalmente il sesto orologio, in bronzo, del genere viatoria, perniila, appartiene alla raccolta Gregorutti in Paperiano. Il Kenner si occupa di tutti questi orologi, ma molto diffusamente del quinto, a cui si riferisce in ispecie il lavoro del Weiss; però si è notata qualche lieve inesattezza nella redazione della memoria. — Vedi Zahn, Revue historique, Tomo xvi, 1, pag. 170. Aquileia, das Emporium an der Adria von Enlstehen bis zur Vereinigung mit Beutschland, ein geschichtliches Essay von Otto von Breitschwert — Stuttgart, tip. Bonz, 1880; in 8° di pag. 56. (B. C. T.) Tutta la narrazione della prosperità antica di Aquileia, onde parla questo saggio di nessun valore, è rivolta a mira politica, a dimostrare cioè che la Germania e l’Austria alleate potrebbero trasformare Aquileia, e con essa Grado e Monfalcone, in porti commerciali neH’Adriatico facendo concorrenza ad Amburgo, e frenando cosi le aspirazioni dell’ Italia irridenta (sic). Ma il titolo stesso dell’opuscolo dimostra gl’intenti ambiziosi della Germania che vorrebbe cacciare l’Austria dall’Adriatico, sotto il pretesto che i patriarchi di Aquileia estendevano un tempo la loro giurisdizione sulla Baviera. Insiste poi il Breitschwert, citando lo Czòrnig e il Mommsen, in in uno scritto che non ho potuto procurarmi, sulla possibilità di riabilitare Aquileia altresi nèi riguardi igienici, sperando con ciò di richiamarne in vita la grandezza passata, senza pensare che non è sempre dato agli uomini di mutare le leggi che regolano le evo-