XIII ai n. 30 e 91, ma la seconda edizione riuscì affatto diversa dalla prima. Debbo aggiungere ancora che quando, net periodo di ventidue anni, lo stesso lavoro fu riprodotto in edizioni diverse, non già estratto da giornali o da periodici, ho avuto cura di citare la prima edizione solo allorché la seconda se ne vantaggiava poco o nulla. Così annotai la prima edizione per gli scritti sotto i n. 4, UN, 120, 150, »41, »80, 4»8, la seconda per gli altri ai n. 25, »00, »4», 005, 055. Finalmente furono ripublicati in parte i lavori ai n. 40 e 84, mentre erano già editi anche prima del 1861 quelli riferiti ai n. 412, 407, 577, 012, 005. Dopo tali rigorose e forse troppo minute indicazioni mi corre obligo di aggiungere che gli articoli sotto i n. », 18, OI, 117, 400, 090, di cui quattro si riferiscono a scritti slavi, furono estesi dal dotti Vigilio Blarzino di Gorizia, che l’articolo al n. O è del dott. Attilio Ilortis di Trieste, quello al n. 022 del prof. Carlo Alberto Murerò di qui. Tutti questi signori ringrazio, riconoscente, e vi aggiungo gli altri per la cui sapiente cortesia l’opera potè riuscire meno incompleta, in modo speciale l’infaticabile amico mio dott. Vincenco Joppi, bibliotecario comunale, a cui devo se molte ricerche riuscirono non infeconde, e che mi aiutò nella intelligente correzione di tutto il lavoro. Intorno al quale non dispiacerà trovare qui in fine alcune altre curiose notizie statistiche. Gli scritti raccolti nella Bibliografia, considerati nel loro modo di publicazione, possono ripartirsi come dal quadro qui appresso, con l’avvertenza che l’opuscolo non eccede le 80 pagine: