266 rarono l’abside dell’altar maggiore della cattedrale di S. Giusto, oggi demolita. 552- Münzenfund, von Freiherr von Jabornegg. (Nella Ca-rinthia, Zeitschrift ecc. herausgec/ebenen von Geschichtvereine ecc. Landesmuseum in Kärnten, redigirt von Markus Freiherr von Jabarnegg, Anno lxix, n. 1, pag. 31 e seg.) — Klagenfurt, tip. Kleinmayr, 1879; in 8° gr. di pag. 2. (B. C. U.J Qui si dà notizia di una scoperta di circa mille monete medioevali fatta nel 1877 in Leifling nel distretto di Bleiburg. Appartengono, tra queste, a Gorizia molti solidi dell’ ultimo duca Leonardo, fra i quali un pezzo con la data 1458. Così pure vi hanno molti solidi di Massimiliano I e un pezzo grosso del 1518. 553. Alcuni documenti antichi sulla nobile famiglia Stras-soldo, raccolti da V. Joppi. (Nozze Braida-Strassoldo) — Udine, tip. Seitz, 1879; in 8° di pag. 20. (R. O-B.J Questi nove documenti non erano propriamente inediti, ma come perduti nel Codex Wangianus, publicato dall’Accademia di Vienna nel v volume delle Fontes rerum austriacarum, e riguardante il Trentino. In questi documenti figura un Lodovico di Lavariano o di Straso, procuratore in una vendita fatta al vescovo di Trento; il che ci fa pensare alla fara longobarda stabilita nel pago romano di Lavariano nel medio Friuli, e al castello di Strasho nel basso Friuli, donde la famiglia trasse fin dai secoli xii e xm il duplice nome, come nel xiv, per aver combattuto Massimiliano, ebbe dalla repubblica veneta la giurisdizione di Soffumbergo presso Cividale, con sette ville. — Discorse di questo libretto lo Zahn nella Revue historique, Tomo xiv, 2, pag. 398. 554. Cronologia e genealogia della nobilissima famiglia canti De Portis di Cividale del Friuli — Napoli [1879] ; in 4° bislungo di pag. 87 solo recto, alcune bianche. (B. C. U.) Preceduta dallo stemma della famiglia e da una cronologia tolta agli Annali del Manzano, apparisce questa genealogia, divisa in otto rami. Essa fu compilata da Antonio de Portis, tenero di tali studi, specialmente se mirano ad illustrare, oltre la stirpe, sè stesso. Lo si deduce dalla compiacenza che pone nel ripetere le proprie benemerenze. Si vuole che il più antico conte de Portis fosse un figlio