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MDXXXIII, APRILT-
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 Sier Jucomo Badoer, qu. sier Sebaslian et ea-cavalier,
 Sier Alvise Badoer, qu. sier Rigo,
 Sier Bernardin Ba.loer, qu. s<er Mariu,
 Sier Alvise Badoer, qu. sier Rigo,
 Ster Daniel Badoer, qu. sier Bernardin,
 Sier Polo Antonio Btdoer, qu. sier Rigo,
 Sier liirouimo Badoer, qu. sier Zuanne,
 Sier Piero Badoer, qu. sier Alberini, dolor, f Sier Nicolò Badoer, qu. sier Orso, nmase,
 Sier Jucomo Badoer, qu. sier Francesco,
 Sier Zuan Badoer, dolor et cavulter, qu. sier Rinier,
 Sier Hironitno Badoer, qu. sier Renier,
 Sier Zu in Francesco Badoer, qu. sier Ruberto, Sier Jnconio Badoer, qu. sier Hironitno,
 Sier Zumi Balista Ba loer, qu sier Barbaro,
 Sier Andrea Badoer, qu. sier Zuane, qu. sier Andrea,
 Sier Alexandro Badoer, qu. sier Filippo, qu. sier Zuan Gabriel.
 Nolo. In questo Maznr Conscio sier Polo Bca-((«din, fo provcdilor a le biave |*er danari, qu. sier Zuan Alvise, qu I è quello di calami notado in l'altro volume, io in oletion, si tolse ai X savi, ave aolui* 183 et di no 1063 et quando io strida luto il Cotisein se la rise.
 IH Zenoa fo ¡elitre di oratori Mostri Contarmi et liasadontta, di 8, il «umiliano scriverò qui avanti.
 Da Spalalo di sier Lunardo Balani conte tt capita ino, di li Morto, ricevute a dì 7 Aprii. Eh le xenle lurdiesclie corse no uel contado d« Cli« di qua da li monti et deprodorono malti annuii da dilani, et trovali alquanti animali de li urafnimni nostri subdtli insieme con li altri meno-mno ria con do poti et una pula de detti uragui-cani; inteso quello bo seni lo UH le re al niagmtieo Morat Cbwcaia di Busma per veder di obtenir la reeu|*r*li9n eie.
 ha Zruoa di sier Marco Antonio Contatimi et sier Zuan Basadonna, dolor et cavalier, di primo, ricevute a di 7. Alli 27 la Cesarea Maestà mirò in questi cita incontrili» prima da 20 primari geiHilliemeoi di questa terre |mù de 10 miglia fuora di (a terra, poi se mscoolrò uel principe dommw Antirea Borii et akri 30 zeotilhomeni, et il doxe et signoria li aniiorooo centra fuori de li borgi. Fu aeompaguala Sua Maestà sino ne Io alo-
I Piarli ii M Sisaro. — Tom. LVlII
giamenlo eh' è la caxa dii prefitto Doria molto bella el ben ornata la qual ù fuori di la Ierra nel primo borgo, precodendo Soa Maestà li duebi di Milan et Mantoa el «Uri marchesi e signori cou molto bella pompa. El fo incontralo da galle 27 dii Dona, di Sicilia el Spagna, quale liaulo vista di la genie di Soa Maleslà, con bellissimo ordino a do a do venero remigando conira, et salutata tollo il camino preso la terra la scompagnarono lino a la porta, poi tolto lipetilia con sinici saluto ritorno rotiti a sorger nel muoio al loco suo. Fu C'tiM molto honorovole el bella da veder, parte per la velocità et per varie livree di le r.urme.
    Da poi In Contarmi per exequir le lettere di 14 di Itav or il manduto dii Serenissimo re di romani per li iudici; parlai con il ¿onte Lodovico Nogarola suo orator, qual mi disse haver sento, el che li iudici haveano amplissimo mandalo de iudicar il lutto et che scriveva di questo una altra rolla ; poi mi disse havrr lettere dii Serenissimo re mio dt
13	marzo date in Viena, la qual cilà era rimasta il isolala per la peste et esser morte infinite persone oltre le ruine di la guera; e dii convento di Posonio del n> suo, e dii Vayvoda ri è eliam uno coniugarlo cesareo, et si sperava bona resolutione. Alli
29	del penato il signor duca di Milau mandò do sol secretarti da mi Zuan Baxadotina per danai (¡riso di la conclusión di le sue noie ne la neia di Cesare, qual alli 20 a Tori un a Soa Maestà mandò da Sos Rucdleiilw il comendador itiiior Covo« et monsignor di Gratinila dicendoli che liuvea termina di ocelario come parente ai qual risposo non li bastava l’animo «li ridiieder queslo, et la giovine ere di anni 14 e di la dola Itavia rimesso a quello voleva Sol Maestà, et poi alli 30 mi replicò scusandosi non harcrmelo dillo prim i, perché la cosa non ere ancora sta stabilita : mi alcgrai etc. La galla per la Cesarea Maestà fu varata alli 30, et quella volle esser prnente a roderla rnrer, e avaulisi celebrasse la messa fu dito l'ordine del toson al principe Andre* Doria.
   Dominica di le Palme Soa Maestà ii comuni-dierà el debberò partir il luni santo el andare lino a Sarnn», si atende a palmar et ordinar le altre gafie, diman se imbarcherà II cavali ; si dice esser rotila la ¡¡ali i la qual fo mandala in Spagna per tuor donar! per li presenti bisogni alle uave die menò Soa Maestà di Spagna, et hanno servilo in armada et reslanmo creditrici assi; de presenti si dite se II dà il terzo dii credito in contadi, il resto
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