164 derico. Appresso è detto che Ulrico di Attems, già marchese di Toscana, rimmziasse al patriarca Volderico II i propri feudi di Tissano, S. Stefano, Persereano, Magred, e Grisinan, e il patriarca a sua volta, ne investisse Luicarda figlia di Ulrico, insieme al marito Enrico di Manzano e al figlio Corrado. Ciò avvenne nel settembre 1166. Nel 1216 Canciano di Manzano appare il primo investito del castello omonimo, del quale il Crollalanza ci offre, con molti particolari, la storia, fino al 1431, in cui fu distrutto per decreto della republica. Villanova del Judri, Tolmino, Fagagna, Sdricca furono castelli investiti ai Manzano, come pure Orsaria ed altre ville. Alle memorie storiche seguono sette cenni biografici. 34®. Tavole genealogiche della nobile famiglia dei conti di Manzano del Friuli, del conte Sigismondo di Manzano. (Nel Giornale araldico predetto, Anno n, n. 6) — Rocca, tip. Cappelli, 1874; in 4°, tavole quattro. (R. O-B.) Stanno a corredo delle precedenti memorie, ma vi si notano parecchi errori, forse tipografici, specialmente nelle date. In testa alle tavole apparisce l’arma di famiglia che è uno scudo in campo rosso diviso da un dentato d’argento con fascia rossa, da che si trae che i Manzano derivassero dalla Baviera. 340. Cenni storici intorno all’antica chiesa e convento di S. Bonaventura dei p. p. Minori riformati in Venezia ecc. del padre Gianfrancesco da Venezia. — Venezia, tip. Merlo, 1874; in 8° di pag. 51, (R. D.) Nel dare alcuni cenni biografici di coloro che morirono nel convento di S. Michele in Isola, presso Venezia, ricorre il nome del padre Paolo di Gemona, della famiglia Boezio, il quale mori il 30 ottobre 1626, dopo aver promossa la riforma dell’ordine, coperto cariche, predicato, e scritto un trattato latino sui legati perpetui, Treviso 1624. 3 SO. Accenni biografici dell’ ingegnere Luigi Duodo di M. P. Cancianini. (Nozze Nuvolari-Duodo) — Udine, tip. Blasig e comp., 1874; in 8° di pag. 22. (R. O-B.) Nato in Udine il 19 settembre 1791, entrò il Duodo nell’esercito napoleonico come ufficiale d’artiglieria, e, ritornati nel Veneto gli austriaci, si diede a viaggiare in Sicilia e in Grecia, donde, rive-