1880 503. Statuto, collegii doctorum patriae forjiulii edita anno 1497. (Per laurea di Luigi Rossi) — Udine, tip. del Patronato, 1880; in 8° di pag. 47. (R. 0-B.) Questa importante publicazione fu suggerita dal dott. V. Joppi agli editori Loschi e Riva. Il 12 febraio 1440 il Consiglio minore della città di Udine stabiliva che gli avvocati e procuratori si riunissero in un collegio, affinchè fossero ben definite le loro attribuzioni. Solo nel 1497 il collegio potè formarsi con residenza nelle sale del municipio, più tardi forse sopra la loggetta, e fu regolato dallo statuto che, il 23 gennaio dello stesso anno, ebbe la superiore sanzione. Dopo una solenne introduzione, in cui hanno larga parte le citazioni erudite sacre e profane, i « doctores qui fulgent velut stellae in firmamento » si pongono sotto la protezione di Dio e del Battista e procedono a compilare lo statuto diviso in 27 rubriche. Ogni cosa è minutamente regolata, perfino la processione da farsi il giorno del Corpus Domini. Ciascun dottore, sotto pena di spergiuro e di 20 soldi di multa, doveva, insieme coi signori canonici, mettersi in fila « cum face cerae albae ponderi« ad minus librarum duarum et uno caputeo a varis (bavero di vaio col cappuccio), » e finita la processione offriva mezza torcia all’altare del Santissimo e mezza a San Gio. Battista. Dei 24 o 26 dottori che erano allora nella nostra città, 22 intervennero personalmente per aderire allo statuto. I dottori facevano a riprese letture in materia legale e oltre i propri affari, trattavano la soluzione di questioni giuridiche. — Ne parlò il Luschin-Ebengreuth nelle Mittheilungen fùr oesterreichische Geschichtsforschung, Voi. n, pag. 148. 503. Statuto dei cimatori di panni in Udine. 1453, publicato da A. di Prampero. (Nozze Sella Giacomelli) — Udine, tip. Doretti e Soci, 1880; in 4° pag. 11. (R.O-B.) Breve ma opportuna publicazione che arricchisce la serie degli statuti friulani editi. L’arte della lana, introdotta in Udine nel 1348,