280 modeste conclusioni. Due soli intieri, gli altri sono tutti frammenti di tazze o di lastre, alcune di bella materia e di fine lavoro. La fibula in mosaico, minutamente descritta, è oggetto veramente prezioso e fu scoperta da un contadino nell’ottobre 1879; di questa si desidera un disegno. r>7C, Arma, sigillo e nobiltà della città di Concordia nel Veneto, memoria storico-araldica dell’abate Venanzio Savi (Nel Giornale araldico-genealogico di Pisa, Anno vii, n. 7, 8) — Rocca, tip. Cappelli, 1880; in 4° di pag. 44 a due colonne. (B.C.U.) A proposito dello stemma che, badando ai colori, vorrebbe significare gloria in fide, l’autore si addentra nella storia pacifica della seconda Concordia, la quale apparisce nominata la prima volta nella bolla di Ottone III, nel 983, benché vi si accenni anche per addietro : questa parte della memoria vorrebbe essere meglio ordinata. Del sigillo il Savi accenna alle molte modificazioni ; e quanto alla nobiltà, dopo alcune cose generali, si prova che nel 1337 il Consiglio era insignito della nobiltà di vassallaggio, avendo ricevuta l’investitura di alcuni beni dal vescovo. Era molto apprezzato il titolo di cittadino concordiese, che dava accesso alle publiche cariche e a quella, più cospicua, di consigliere del comune. La memoria lascia il desiderio di alcuni disegni di armi e sigilli che mancano. 577. Il castello di Cormons, studio storico di Francesco di Manzano. (Nell’opuscolo dello stesso per nozze Zaiotti-Antonini pag. 13 e segg.) — Venezia, tip. del Commercio, 1880; in 8° di pag. 9. (R. O-B.) Lo studio fu edito altra volta e fa seguito alle notizie biografiche sul Nicoletti (V. n. 612 ). Si osserva che il castello di Cormons ebbe non ultima parte nelle fazioni combattute in Friuli fino al 20 novembre 1511, in cui Paolo Gradenigo, capitano dell'esercito veneto contro i collegati della guerra cambrese, lo fece demolire. Il più luminoso periodo per la storia del castello di Cormons fu quando, dal 628 al 737, divenne residenza di sette patriarchi aquileiesi. 578. Il mio paese, cenni storici di Cesare Dreossi. — Udine, tip. D or etti e Soci, 1880; in 8° di pag. 13. (R.J.) Non dice quando sorgesse, intorno alla chiesuola di Colle-villano, l'antico Faedis; ma il nuovo paese naque e crebbe dopo la