264 Consiglio provinciale di Venezia, per le ferrovie — Venezia, ed. Segrè, tip. dell’Ancora, 1879; in 8° di pag. 22, con una carta. (R.JD.) Toccando della strada romana da Concordia ad Aquileia, la quale attraversava il Tagliamento presso Latisana, il Bertolini dimostra che la sua costruzione non può attribuirsi a Popilio, come il Mommsen provò di quella tra Concordia e Rimini. Da un frammento di pietra miliare trovato presso Aquileia a Tumbolo, il Gregorutti deduce che Annia fosse il nome di quella via. Da Concordia si staccava la Germanica-Concordiese studiata da G. B. Zuccheri (V. n. 209). Ma, secondo il Bertolini, non è da respingersi che due strade rimontassero il Tagliamento lungo le due rive, sebbene il percorso della internazionale sia segnato, come notò anche il Filiasi, da quattro pietre miliari, trovate a Pieve di Rosa sotto Codroipo, a Fagagna, a Colloredo, a Vendoglio. Quivi è l’incontro della via Julia-Augusta, da Aquileia a Zuglio. Ma la strada germanica continuava pel varco della Pontebba: a questa il Bertolini attribuirebbe il nome di Augusta. In oltre la carta ci presenta il sito dei dodici castri romani posti nell’agro di Concordia e di Aquileia, e superiormente fino a Giulio Carnico. (V. n. 310) 54©. Un documento del 1409 publicato da Dario Bertolini. (Nozze Freschi-Perusini) — S. Vito al Tagliamento, tip. Polo, 1879; in 4° di pag. 12. (R. B) Il vescovo Enrico di Strassoldo riconosce a Giovanni di Faga-gna per sè e successori il diritto di ritenersi il cavallo sul quale, come palafreniere, aveva condotto il vescovo in Concordia per prendere possesso della cattedrale. Notaio dell’atto è il cancelliere vescovile Francesco de Isnardis di Lendinara. E da notarsi che il documento è esteso « Corani Rev.m0 in Christo patre, ac dnò dnó Henrico Dei gratia Episcopo Concord.: sedente super cathedra lapidea super qua pontifices dictae ecclesiae ponuntur ad pos-sessionem eiusdem. » E dunque fatto nel giorno del suo ingresso, e si dimostra che nella cattedrale di Concordia eravi allora una cattedra di pietra come in quella di Torcello. SSO. Iscrizioni inedite aquileiesi istriane e triestine, di Carlo Gregorutti. (NelVArcheografo triestino, Nuova Serie, Voi. iv, pag. 388 e segg.; Voi. v, pag. 331 e segg.; Voi. vi, pag. 26 e segg., pag.