87 il Municipio ebbero nell’opera e sono esposti i mezzi adoperati affinchè essa progredisse a maggior lustro del Friuli. 183. Parole dette il giorno 17 novembre 1867 dal m. r. D. Domenico dott. Fabricj vicario curato di Pinzano nell’ inaugurazione di un quadro a fresco fatto dall’ illustre Domenico Fabris nel santuario della Madonna di Strada nella terra di S. Daniele del Friuli, — Sandaniele, tip. Biasutti, 1868; in 16° di pag. 16 (R. J.J Di questo libretto, interessa la storia artistica e religiosa la notizia che una famosa imagine di Maria, dipinta da Pellegrino di Sandaniele sopra un muro che cingeva un podere presso quella terra, fosse, per intercessione del patriarca Marco Gradenigo, trasportata nel borgo esteriore al castello e fosse ivi eretto il santuario alla Madonna di Strada. La prima pietra ne fu collocata il 20 luglio 1636, e il trasporto avvenne l’anno dopo, il 7 settembre, con l’intervento di mons. Bernardo dei conti Val vagone vicario generale del patriarca. 183. Di alcuni lavori in cromolitografia di un artista friulano, cenno critico di P. Selvatico. (Nell’appendice del Giornale di Udine, 12 agosto 1868, n. 191). — Udine, tip. Jacob e Colmegna, 1868; in fol. di col. 8. (B. C. U.J Qui si loda il sig. Marzini di Cordovado che perfezionò in Italia la cromolitografia, i cui primi saggi si videro nel 1818 a Vienna e a Strasburgo, inventando all’uopo nuove macchine e congegni. 11 Marzini passò a Bassano e poi a Padova, dove si accontò con un editore e, sotto il finto nome di monsieur Henry, passò dalla riproduzione del paesaggio al più arduo cimento della figura, rifacendo intero coi suoi torchi policromi, in ben 46 pietre, il San Pietro Martire, miseramente combusto nella chiesa di S. Giovanni e Paolo di Venezia nella notte del 15 agosto 1867.