202 Paulus Biaconus Leben und Schriften. — Leipzig, tip. Breitkopf und Härtel, 1876; in 8° di pag. lvi-104. (B. C. TJ.) Dedicato a Guglielmo Giesebrecht, questo lavoro fa parte degli studii longobardi di Felice Dahn. Sul solo argomento della vita e degli scritti di Paolo, l’autore dà il catalogo delle fonti e della copiosa letteratura, catalogo che risale a circa duemila opere. Poi viene a discorrere della fara di Varnefrido padre di Paolo, stabilito in Cividale fin dal tempo della conquista longobarda con Leu-pichis, trisavolo del nostro storico, di cui il Dahn tocca della nascita avvenuta in Cividale intorno al 730, descrive i primi anni e la prima educazione, e la sua dimora alla corte del duca di Bene-vento Arichi e. di sua moglie Adelperga fino alla caduta del regno. Paolo si fece poi ecclesiastico e passò in corte di Carlomagno, donde, reduce dalla Francia in Italia, venne a Montecassino ove mori ne- 13 aprile 795. Questo libro prova il grande spirito critico del Dahn, che esaminò e spesso contradisse le opinioni di altri tedeschi, specialmente del Bethmann, ch’egli prende in esame. Un’appendice contiene delle epistole e dei brevi carmi in latino di Paolo ad altri, ed anche dei versi che hanno relazione col Diacono, a lui diretti. L’anno innanzi, 1875, era uscito in Heiligenstadt un opuscolo di D. Mock, intitolato: De Pauli Diaconi Historia Lan&obarborvm. 434. Ueber die handschriftliche TJeberlieferung und. die Sprache cler Historia 'Langobardorvm des Paulus, von G. Waitz. (Nel Neues Archiv der Gesellschaft für ältere deutsche Geschichtskunde ecc. Vol. i, fase, iv, pag. 533 e segg.) — Hannover, tip. Culemann. 1876; in 8° di pag. 34. (B. C. TJ.) Esaminando la distribuzione dei manoscritti della Historia Lon-gobardorum di Paolo Diacono, il Waitz, già noto per altre publi-cazioni su Paolo, dopo avere escluso che nessuno possa chiamarsi originale, li distingue in classi e li considera insieme, assai minutamente, sotto l’aspetto paleografico e linguistico. Una divisione consimile erasi già fatta dal Bethmann, e il Waitz si trova d’accordo con lui nel considerare il codice esistente a Cividale come degno di occupare uno dei primi posti. In questo stesso periodico Neues Archiv ecc. Vol. v, pag. 717-724, anno 1880, il medesimo erudito Giorgio Waitz publicò uno scritto: Zur Frage nach den Quellen des Hist. Lang., in risposta a un altro del Mommsen, da me citato a suo luogo, sotto lo stesso anno 1880. In oltre è da avvertire