110 pag. 481-506, Torino, tip. Cassone, 1867, un articolo intitolato Le Alpi Giulie, considerazioni geogr a fico-politiche, in cui si chiariva quale fosse il solo confine conveniente alla sicurezza d’Italia. S30. Romanus Nociier. De Venetia et Histria, decima iuxta Augusti divisionem Italiae regione, dissertalo. (Ne\Y Archeografo triestino, Nuova Serie, Voi. u, pag. 95 e segg. e pag. 121 e segg.) — Trieste, tip. Herrinanstorfer, 1870; in 8° gr. di pag. 26, e la traduzione libera del Buttazzoni di pag. 32. (R. O-B.) La dissertazione del Nocher trentino, comunicata da Tomaso Gar, si parte in sei capitoli che riguardano gli Euganei, i Veneti, la regione dei Veneti, i Carni, i Cenomani, l’Istria; e fa suo prò’ di ben 152 citazioni da autori latini e greci e di iscrizioni parecchie, tutto in poche pagine raccogliendo che sta scritto in molti volumi. Meglio che un lavoro di critica, esso appare una monografia geografica, da attingervi con frutto. A noi interessa il capitolo sui Carni, di cui il Nocher scrive, segnandone i limiti, « Quidquid inter Liquentiam et Formionem amnem interiacet, Carni, alpinus popolus, tenuere, cum Venetis qui antea oram illam maritimam occupave-runt, connumerati. » È curioso però che, secondo alcuni, Julium Carnicum corrisponda, non a Zuglio, ma a Pontafella (Pontebba). 231, Fridanc von D.r Justus Grion. (Nel Zeitsclirift fùr deutsche Philologie, Voi. ii, pag. 408 e segg.) — Senza indicazioni [1870] ; in 8° di pag. 33. (li. J.) Sotto il pseudonimo di Fridanco, il Grion vuol trovare adombrato Volchero patriarca d’Aquileia. Questo saggio accoglie nel testo due documenti. Vi si parla altresì di Tomasino de Cerclaria o dei Cerchiari che stava alla corte del patriarca, e di altri membri di questa famiglia. . Tommaso da Spilimbergo, vicecapitano di Trieste, detta sentenza civile a nome di Filippo d’Alengon, patriarca d’Aquileia, anno 1382. (Neli'Archeografo triestino, Nuova Serie, Voi. i, pag. 269 e segg.) — Trieste, tip. Herrmanstorfer, 1870; in 8° gr. di pag. 4. (R. O-B.) Questo documento, dato fuori da C. Buttazzoni, viene a provare che, anche dopo la pace di Torino del 1381, Trieste, perduta dai Veneti il 26 giugno 1380 pei successi della guerra di Chioggia e