337 MDXXX1II, GIUGNO, el che ’1 marchese predillo restituirà, et el dito, 338 dito episcopo di Faenza è zonto de qui. Da Milan di l’orator Baxadona, di 14, ricevute a dì 19. Sono lettere di Cesare dal Ponte di Scorta al signor duca : come di Alba era uscito Cristoforo Guasco, è rimasto li pochi fanti di guerra, e presto la sarà consigliata. Di Casal nulla ; naseno nove dilicultà da quelli popoli, pur sperano di haverla. Sono lettere del Panizon secretano in Sguizari, di 7, da Lucerna, che nel Couseio generale è sta concluso non far liga col pupa nè con l'imperalo!' se non di le cose per cagion di la fede, dolendosi li oratori di la dieta che non aveano avuto da loro le solile pensione ogni anno, soli-cilando esser satisfalli, promettendoli speranze che ’I seguirà la lega. Al che il reverendo Verulano se afatica, e la spexa già sono 24 milia fiorini. El li agenti del papa el imperator in consegio furono inlrodutli, el d:maiidorono se essi oratori di cantoni haveano autorità di concluder la liga. Ilispo-seno tornassero il di seguente che li risponderla. Il giorno poi, a dì 6, con diflicoltà conclusero si capitolasse di far la liga come ha fallo li altri Cantoni cristiani, el fallo li capitoli el dati a li oratori, li quali dissello sono boni, ma bisogna declaratiou di alcune cose e riservation di capitoli fati ultimate. Hanno scritto a valesani eliam loro inlrasscno in la liga, ma li oratori francesi solicitano issi oratori di cantoni a recusar dilla liga, dicendo il re Cliri-similissimo non ha renoncià il stato de Milan in preiuditio dii serenissimo dolfìn, dandoli speranza che l’orator di Franza si aspetta, e che loro cinque Cantoni si arricordasseno de la liga hanno col re Chrislianissimo. Et che Lamech venirà di Franza con danari per pagarli di (ulti i loro crediti. Li hanno risposto riporleriano il lutto, e loro coi signori e a la futura dieta li risponderiano. Questi oratori di Cantoni hanno scritto al duca di Savoia pagi li soi debili, aliler rotonderanno a la liga. A bernesi è sta fatto intender volesseno soprasieder di casligar li luterani di Bregcnz, i quali vanno dilatando la risposta per li soi respelli. Ozi è zonlo qui Stefano da Insula, stalo con questo signor duca, et questa ntalina è andato dal reverendo prolouo-lario Carazolo, poi andari a Roma, over in Spagna, porla con sé li capitoli de la liga. E fama babbi inlrala dal papa el da Cesare; capitoli pero di alcuni Cantoni e non di tulli li cristiani. Sono lettere di Roma di 7 del reverendo Andreolio orator di questo signor. Scrive l’orator anglico ha proleslà de militate, il papa se conturbò, dicendo è sia fatto / Diarii di M. Sanlto. — Tom. LYII1 queslo matrimonio, qual non si dovea soporlar nò da Dio, né dal mondo, contra le ragion divino el Immane el si potea aspettar la ruma di quel regno, e quanto a non voler risponder, si consullcria con li cardinali et si faria quello fusse di liouor cl utile di la Sede apostolica. Alli G fu concistorio ; fo rimessa la cosa a l’altro concistorio. Di Niza che al principio di seltembrio certissimo il papa andarà, u 11 matrimonio di la neza si concluderà. L’orator di Franza solicilava la fosse menata a Niza per consumar il matrimonio, il papa non voi. Il magnilico Curlio è zonto, et il conlralo col Grimaldo non è ancora firmato. Solicilerò, cl del tutto aviscrò li signori capi di X. Di sier Hironimo da Canal proveditor di ioG l'armata, di galea sopra Capo Scilla a li 2 Zugno, ricevute a dì 18. Scrissi a di 21 di lo 12 fusle, le galle Grita, Veniera et Bemba slevano mollo mal di homeui amalati, né varivano così presto. Il zorno driclo lulsi, con danari mei, bommi scapoli et da remo, con promessa condurli a caxa fin IO zorni. Il dì seguente poi vesporo mi levai da Corfù, andai a Coxopo, Itavi solum homeni CU da remo che bastavano a una galia, unde deliberai disarmar una galla, el domino Zuan Ballista Grilli fo contento dar li soi homeni e venir lui privatamente sopra la mia galìa per poter far il debito suo, el interzate le galic alle 24 di sera, mi levai con provenza forzevole per il Sasno per aver nova di le fusle. A li 25, la malina al far del giorno per camino ebbi vista di 3 legni armadi che andavano a seco di fori del Fano, quali come me videro si diedero a fugir, el seguitandoli, scopersi quelle esser galie nostre, e li tirai una arlellaria di seguranza et cussi se accoslassemo. Mandai per la mia fregala a levar uno de li soracomilì che lu domino Zuan Ballista Juslinian, qual come fu a me mi disse : sopra il Sasno c il zorno inatizi, fu alli 24, il capilanio dei Golfo el la galìa bastarda Cornerà in conserva erano sia prese da 12 fusle barbaresche, et che lui insieme con le due dalmaliue, scampando con le prese insieme per esser bone da remo, se liberorno e venivano a darne tal pessima nova. Il che inteso, mandai esso soracomito su la so galìa e pigliai la volla di la Valona, dove mi bavea dito le fustcsi atrovavano cl le haveano dato la fuga fino alle 2 bore di notle. A li 2G a zorno fui a dillo loco, dove habulo parlamento mi fu dillo le fuste immediate seguilo cl fallo, essersi partite con le galìe, pigliato la volla dii mar. Al Sasno levai alcuni homeni fugili di le galìe et da uno navilio se atrovò nel fatto, el manda il 22