185 di Grado, e a questo fine si gettò in braccio di Carlomagno, maturando una congiura contro i dogi Giovanni e Maurizio II, la quale non riusci. Alla corte di Carlo ottenne favori e in ricambio fu l’anima delle agitazioni tra le famiglie patrizie delle lagune, e brigò per estendere il dominio franco nell’ Istria, serbando a sè molte giurisdizioni ecclesiastiche e da ultimo il vescovato di Pola, mentre pel trionfo del doge Obelerio era rimasto esule volontario in Grado. Ma quando, dopo la sconfitta toccata a Pipino figlio di Carlomagno nella laguna, la potenza franca vien meno, Fortunato non. abbandona i suoi protettori e congiura di nuovo contro Venezia, fugge in Francia, e mentre preparasi pel viaggio a Roma, muore nella sua abazia di Moyen-Moutier. Di tutti questi fatti non è ben sicura la cronologia, ma lo spirito ambizioso del patriarca e i raggiramenti di quella età oscura e i casi di Grado che precedettero l’avvenimento di Fortunato sono confortati da copiosissime annota-tazioni tolte alle fonti migliori. 389. Di Luigi Magrini, udinese, professore di fìsica, commemorazione di Giovanni Clodig. (Nei Rendiconti dell’Accademia di Udine, triennio 1872-75, pag. 47 e segg.) — Udine, tip. Seitz, 1875; in 8° di pag. 2. (R. O-B.J Mentre si desidera vivamente la publicazione per intero di questo scritto, è bene avvertire che fu letto nella seduta accademica del 2 luglio 1875, celebrandosi in esso i meriti di uno dei più eminenti cultori della fisica, il quale dedicossi altresì agli studii del-l’ingegnere, e coltivò la musica, la drammatica e la poesia. A lui si deve l’invenzione di un motore elettro-magnetico, presentato nel 1835 all’Accademia di Padova; a lui l’applicazione del motore stesso alla trasmissione dei segnali a distanza, cioè l’invenzione del telegrafo elettrico cui fece funzionare tra Venezia e Padova nel 1837. Starebbero finora a suo favore tutti i documenti per dimostrare che al Magrini devesi l’onore della priorità in questo grande trovato. Luigi Magrini naque in Udine il 4 maggio 1802; mori in Firenze il 19 aprile 1868. 300. La famiglia Manin, dell’abate Paolo Della Giusta.— Udine, tip. Doretti e Soci, 1875; in 8° di pag. 13. (B.C. U.) A confutazione di un articolo della Gazzetta di Firenze del 30 marzo 1865, qui si dicono i. meriti della famiglia Manin, uno dei