387 11DXXI, SETTEMBRE. 388 Visconte proprio et ii Governador; è con lui molli homeni potenti ben vestiti. Scrive che, zonti, hanno fato un consulto con Lutrcch et li capitani di francesi et il signor Marco Antonio Colono, qual di Pranza questa mane è zonlo qui in campo, di moversi di qui e tirarsi più avanti ; et che lui Griti sopravenendo li col Governador e inteso tal parere, disse è meglio star qui doman e aspelar zonzi li sguizari, quali 3000 è zà zonti a Milan, et erano parlili per Pavia per imbarcharsi et venir qui ; poi zonzerano ciiam li nostri grisoni eie. Et tamen Lutrech voria levarsi. Scrive, aver parlalo col signor Marco Antonio Colo-na di questo, e dito al Governador parli a Lutrech, che le nostre zente non lo seguirano levandosi di qui; et ordinato a li condulieri nostri, digino al Governador aver auto ordine di non levarsi; et cussi par il Governador parlasse a Lutrech, siebù rcslono slar per doman qui. Scrive, il capi la ilio zeneral di vale-sani è vernilo a dirli, scusandosi esser venuti uniti con lì sguizari, licei la Signoria nostra li pagi, e questo hanno fato per aver la meza paga li ha promesso Lutrech. Scrive, è zonti a Cremona al Pagador ducali 234 * 3000 et poi 1500, et di Brexa 1966. Scriveno, esser gran rumor in le nostre fanlarie per esser passa il tempo, et voler i loro danari. Di diti, date ivi a Zibel, a dì 7, hore 3. Come per ozi tanto fece, che il campo non è mosso de lì; ben hanno mandalo cl signor Janus e alcuni altri a veder uno alozamcnlo mia do lontano di Po, loco forte, et mia 2 più in là, et si potrà venir lì le vi-tuarie per aqua. Scrive, è zonli do capitani di sguizari a dir diman li sguizari vien, zonzerano in Cremona, sichè zonzendo li nostri grisoni che si aspeta, sariano di più di 5000 fanti, et ha parlato esso Griti con il signor Marco Antonio Colona, e diteli il poco numero di fanli è con francesi ; qual si ha meravigliato mollo. Scrive, qui è Francesco Maria olitn ducila di Urbin, al qual Lutrech ha dato ducali 1000, zoè scudi, qual ctiam lui non lauda questo levarsi con sì pochi fanti. Item, scrive ii nostri fanli italiani non voleno servir più che zorni 36 et non 40 ad aver la paga; però se li mandi danari eie. A la lìn del mexe serà il tempo di dar il quarliron a le zenle d’arme nostre, et a dì 27 di questo vien la paga di valesani, over grisoni. Scrive, aver ricevuto nostre di 5 zerca quelli eonteslabeli hanno auto sovenzion eie. Item, di Sabaslo da Narni, zonlo li, lo voleano operar, voi ducati 400 per la sua persona a l’anno. Per l’altra hanno auto la copia di la lelera dii ducila di Ferara di la bataglia data a Parma. Scriveno averla zà scrita, et hanno quelli di Parma star ili boti animo, el li mancava solum aqua per masenar. Scrive, (le cac-tero si ilrezi li denari in Brexa et non più in Cremona. Et hanno terminalo scriver a l’Oralor nostro in Pranza di le nostre operation, aziò sii instruto e digi al Ite. Di diti, date a dì 7, liore 4. Come, hessendo venuto de li Zanelo Stampa con lelere di Zuricb di domino Jacomo Stafer, una a lui sier Polo Nani in risposta di soe e l’altra al Canzelier granilo, et manda tulle do a la Signoria nostra. El quella del Canzelier grande non lo letta. Di domino Jacomo Stafer, date in San Gal- lo, a dì primo, drizata a sier Dolo Nani. Come ha ricevuto la soa di 24, e inteso la union di le zenle de la Signoria illustrissima con quelle del re Chri-stianissimo; de che li piace assai. E come a dì 8 si fa una dieta a Zuricb, et par vogliano elezer 7 oratori al Stado de Milan per veder di pacitichar il Papa con il re Christianissimo. Item, ha inteso la creation dii nostro Doxe, e lo lauda assai el si aliegra. Et la com-mission si darà a li oratori sguizari sarà che quella parte che non vorà pacificarsi, zoè che li sguizari è col re Christianissimo, difendi el suo Stado ma non ofendi quello di la Chiesia, et quelli è col Papa non ofendi il Slado dii re Cristianissimo, ma difendi il Stado di Sede apostolicha. Di diti Provedadori, date in campo a Fontanelle, a dì 8, hore 2 di note. Come era venuto lutto il campo ozi lì, dove è un bon e forte alzamento. E poi che il campo si alzoe, intese Lutrech haver dato ordine con li soi capetanii de andar con dito campo più avanti, linde dillo Lutrech fe’ uno consulto dove era soa signoria, il Governador, il signor Marco Antonio Colona, il marchexe di Saluzo, Julio Manfron et il tìol, il conte Mercurio et loro do Provedadori ; vi sopravene poi etiarn il signor Janus di Campo Fregoso. Et Lutrech disse come Parma era molto stretta da li inimici, e che quelli di la terra haveano abandonato il borgo che defendevano et rilrati in la terra, et che ’I voleva andar a soco-rerla. E cussi tulli parlono al suo ordine, laudando andar più avanti con questo campo, e metersi in qualche alozamcnlo forle, che non però siamo forzali di venir a la zornata; zoè alozar di là dii Taro. Poi parlò esso provedador Griti, dicendo non li par cou queste poche forze di moversi, et disse la Illustrissima Signoria 11011 ha inanella di quello l’è obligata al re Christianissimo; ma ben essi francesi non hanno quella zelile. Soa excelentia dicea l’averia videlicet 12 milia sguizari, 6000 venturieri, et tamen in lutto non è 5000 fanti di soi; dicendo