■MUXXI, AGOSTO. 282 ad alozar di là di Pò, si ’I voi. Scrive, Julio Manlron à richiesto licentia al Goveruator di venir a Venecia, per averli la Signoria promesso più condula, et essendo sta acresuta al conte Mercurio, e ti am lui li par meritarla. 11 Governador li ha ditto non li par tempo al presente el si parti. Di sier Dolo Nani capitanio di Bergamo, date ivi a dì 20, hore 23. Scrivi coloquii aulì col Governador, qual ù mandato il conte Cesare suo nipote da monsignor di Lutrech, è venuto a Cremona, 1G9' a dirli comandi quello l’habbi a far con le zente nostre; ma lo conforta aspctar li G000 sguizari et li G000 venturieri che dieno zonzer, quali zonli, poi si potrà passar Po. lì vocia feuzer di passar a Cremona e far tirar il ponte in suso e passar a Casalmazor e ivi alozarsi in uno loco fra do aque, et si staria se-guri, videlicet mia 8 lontano de li inimici; il che fa-riano inimici allargarsi di verso Parma. Item, il Governador per adesso voi 100 guastadori. Dii dito, date a dì 20, hore 2 di note. Come era zonto al Governador uno messo di monsignor di Lutrech, qual è zonto a Cremona. Dice non è zonlo ancora quel zentilhomo mandò il Governator a dito Lutrech; ma lo scontrò 4 mia lunlan di Cremona, e che il ponte volendolo far li a Cremona, cusì è slà ordinalo, et che Lutrech ha terminato si unissa il noslro exercilo col suo. Scrive, ha visto nel nostro campo domino Camillo Triulzi fo fiol dii signor Zua» Jacomo, naturai, qual volendo il governo di la compagnia dii padre in vita soa, andò in Pranza e disse mal al Re di suo padre, et il Re lo licentiò da lui, dicendo « chi dice mal di suo padre pezo dirà di mi » nnde il padre nè il Governador più lo volseno veder, nè mai li parlono si non al presente; qual 1’ à fato capo di valesani. Scrive, non li piace questo perchè saria mejo fusse uno di nostri per far diti valesani amici; ma lui Camillo voi esser favorito da loro per ogni caso li potesse venir. Però la Signoria li dagi uno capo lei. Dii dito, data a dì 21, hore 9 di noie, ivi. Come questa note a hore 7 il Governador ave teiere di Cremona dii conte Cesare Triulzi. Lo avi-sava aver exposto a monsignor di Lutrech l’opinion sua ; qual dice non voi tirar el ponle e farlo a Casal Mazor, e si duol de la Signoria e non voi più differir perchè Parma è in pericolo, e voi il Governador li vadi a parlar, linde esso sier Polo Nani parlò al Governador, quid voi andar, che ’1 fazi bon officio per la Signoria nostra. Cussi promise di far solicitar li guastadori ; et voria le compagnie di fanti sono a Verona. Fo loto uno capitolo di Ictcre di Verona, 170 seri te a la Signoria, date eri sera, hore 4 di note. Come haveano pagato la compagnia dii Pretino, la qual si parte da malina per campo. Etiam Macon et il Fra’ di Pavia con le loro compagnie si faranno partir per campo, jusla l’ordenc di la Signoria nostra. Fu posto, per i Savii, una teiera a l’Orator nostro in Pranza in risposta di soe. Di quanto li ha diio la Cristianissima Maestà, nui havemo pochi fanti e non come voi l’ubligalion e lianza havemo con Soa Maestà, unde li diceino clic avemo fato GODO italiani, di qual, parte erano con le zente in vai di Cavrin per obstar li fanti alemani non pasaseno, el resto in le terre nostre Brexa et Verona per securtà di quelle; ma monsignor di Lutrech non ha voluto si obsli, unde ha voluto si unisse li exerciti, e cussi siamo slà contenti, con comeler el Governador noslro fazi quello voi Lulrech a beneficio di l’impresa. Nè semo per mancar in far lutto quello poremo, e di più havemo tolti 1400 valesani et 1000 grisoni, a com-piacentia di esso Lutrech più che per debito noslro, e tolto do capi di zente d’arme, Oralio Bajon e Panfilo Benlivoy, fato più numero di cavali lizieri eie. Quanto a quello li ha diio il Re dii zonzer di soi oratori a Cales ben visti et acarezali dal reverendissimo cardenal Eboracense, ne piace assai, e cussi havemo da l’Oralor noslro di Cales, di 8, dii bon a-nimo di quel reverendissimo Cardenal in far acordar queste Maeslà ; con altre parole, pregando Iddio sc-guissa’, aziò poi le arme si possano converlir conira infedeli. Ave 2 di no, 193 di si fu presa. Fu poslo per li diti, che ’1 Colegio habbi liberlà di far ancora 300 cavali lizieri solto quelli capi parerà al Colegio, a bossoli e balole per fi do terzi: fu presa. Fu posto per li dili, dar liberlà a sier Andrea Grili procurator provedador zeneral, che zonlo el i sia in campo, parendoli, possi far altri 700 grisoni. Fu presa, 10 di no. Fu posto, per li Consieri e Cai di XL e Savi tutti, aziò le galle di marcirà habino muda, qual per loro non ha mancato, zoè di Patroni, di solecitar, aver le sue galle ai tempi, e non l’havcndo aule si ha convenuto differir el suo partir fin hora, et havendo la muda per tulio Setembre, sia preso che cadaun di Colegio possi venir con le opinion sue di perlongar muda, non obstanle la parie dii 1481, qual per questa volta sia suspesa eie. Fu presa, ave 175 de si, 10 di no. Fu posto, per li Savii ai ordeni, perlongar la mu-