211 MDXXf, ACOSTO. 212 toso questi vegnirano per vai di Vestrin, et hanno scrito al Governador vengi con le zente a Peschiera, et Zorzi di Vayla e Marco di Napoli et Macon con loro compagnie vanno; sichè manco numero di fanti voler lenir in la terra. La relation dii cavalaro Verona stalo a Trento dice: zonse a di 8 Zuoba, e per non esser lo Episcopo de lì, dette la letera al capitano et 3 consieri, i quali lo fece meter in una camera, et eri a ore 1G li dele la risposta, el li deleno do a cavalo, clic lo ac-compagnono fuora di la terra. Dice fo portalo, che 'I vide, da quel capitano fiorini 8000, quali erano venuti da Bologna porlati per quel.. . capitanio di le posto cesaree, et ozi doveano far la mostra. Sono da fanti si dice C000, tra li qual 2000 grisoni, e nel numero assa’ vecliii e puti, e diman si dice doveano partir di lì et venir per Monte Baldo al passo dii Spin, e aver visto venendo, che si conzava per vilani le strade. La letera dii locotenenle e capitano di Trento a li rettori di Verona, è : come hanno auto la sua lettera, el il reverendo Episcopo è a la corle cesarea e ge la inandarano, perchè in ditta teiera è pur qualche parola da considerar. 128 De li ditti rectori di Verona, date a dì 10, horc una di note. Come hanno ricevute nostre zer-cha mandar Hironimo Anzoleli vice colateral a levar li valesani. Si duol averlo leva de lì in questi bisogni, pur lo mandano e il Colateral zeneral perù mai non mancha. È zonto lì il signor Jsnus, et questa note lo manda insieme con Malatesta Bajon et loro compagnie a Caprili, e hanno zà scrito si rompi li passi. Il Governador manda etiam Zuan Paulo Manfron el Piero da Longena. Scrivono aver aviso dal Capitanio dii Lago, che ’1 feva romper i passi e ordinalo al vicario di Valpolesela fazi la descrition di liomeni da fati. Trova esser 1300, el farà romper li |iassi. Manda una relation. Relation di uno partì eri da Trento, a hore 18. Come de li erano da G in 7000 fanti, et »spelavano di altri che Sabato zonzeriano. El parlivasi una bandiera di quelle di vai di Tiruol, agnelini el non lanzinech; et che aspelavano danari dii Papa per dar a ditti fanti, e voleno passar per amor over per forza. E aver inteso da alcuni ciladini di Trento, che non havendo il passo sachizcrano Trento, e alozano facendo danni per non liaver dinari ; el che li fo dimandalo da alcuni l'oraussiti è lì a Trento, si la Signoria meterìa fanti a li passi. Di sier Polo Nani capitanio di Bergamo, date a Varola Gisa, a dì 9, hore 17. Come rice- vete nostre di 7, come è bon far uno forte in campagna acciò li fanti non passino eie., et saria bon il Governador venisse. Unde lui parlò al Governador mostrandoli la lelera. Rispose non è zelile bastanle a obviar non passino, e che 1500 fanti che havemo è pochi, e non si fida star in campagna; voria 300 grisoni. Ha scrito l’opinion sua. La Signoria non ha voluto far; non li par andar lui a tal impresa; mandò Zuan Paulo Manfron, qual recusò di andar, perchè el voleva esser capo, pur ha conlenlà di andarvi. E volca mandar Zuan di Naldo con li 80 balestrieri a cavallo; et li G00 fanti dii Saxadello fece restar a Peschiera, et di qui sono li G00 di Malatesta Bajon. Scrive, monsignor di Lutrech non li par di mandar li sguizari; però il Governador dice è ben farsi forti a li passi e non in campagna, perchè non si sarà bastante. Dii dito, date ivi, a dì 9, hore una. Come ha 128 * ricevuto nostre lelere con la risposta fata a lo episcopo di Trento zercha darli il passo. Avisa, in loco di Zuan di Naldo, qual il Governador voi mandar su le rive di Po, recidesti li 200 cavalli lezieri per Lulrech, manda Piero da Longena, e lui Zuan di Naldo resta qui. Ha scrito a Lutrech, dubita li fanti non passi Amplio, però voria mandar lì fanti 600. Scrive, di valesani non è risposta di mandar li danari. Eri zonseno a Cassati; voleno uno ducalo per uno, ovcro meza paga. Manda una relation di uno vien dii campo inimico, al qual se li poi prestar fede; è liumo uso in le guerre. Par il campo sia andalo soto Parma. Dice a boca dila spia, el conte Camillo di Gambara, è lì in campo, li ha dito voria venir a stipendi di la Signoria nostra; el che si dice in dillo campo, si la Signoria fa passar le zente Po, vera 12 milia fanti sul nostro Stado. Item disse, el Govcrna-dor ha dillo è bon far romper strade, et che de li fanti di Malatesta Bajon, che erano 600, è restali in 400. Relation di uno vien dii campo nimico, par-iì a dì 9. Dice, quello era al ponte di la Lenza, et che alcuni francesi veneno a scaramuzar con loro, però fo dato a l’arme, et che le gente spagnole, volendo le page, si sulevono e fè remor, e fo ferito il capitatilo con do capi ispani, et il signor Prospero aconzò le cose. Dice, le zelile sono in ditto campo sono le infra scripte zente: E prima di .. lanze 250, ma sono solum 200, capo il signor Vitello. Dii Papa homeni d’arme 200 sotto conte Guido Rangon, signor di Piombino, signor Cibo et Zenlil Bajon, in lutto sono 1900 homeni d’arme. Cavali lizieri li in-frascrili : Zanin di Medici 100, il capitano Zucaro 60,