175 MDXXI, AGOSTO. 176 sa, a dì4,hore una. Come ha ricevuto nostro di 2 col Senato, zereba esser conienti luor li HOO vale-sani. Ha dito al Governador, qual subito spazi) a Milan, e li piace assai ; ma bisogna si provedi di danari, aziò, zonli, si liabi di pagarli subito, perchè è assai zorni non hanno auto danari. Et il Governador ha scrito li fazi venir, e aria voluto si havesse mandalo qualche danari per levarli. Scrive, lui non ne haver, et havendoli, non li liaria mandali senza nostro ordine; ben ha voluto el scriva a Milan al nostro Secretano li dagi al Capitanio ducati 100, da esser fati boni in le page di qui. À scrito, ma lien quel Secretano non li darà per non aver il modo. Dice, il Governador averli dito il conte Alberto Scoto fiol dii conte Paris nostro fidelissimo, è con soa signoria, desidera far fanti, et ha il modo di farli. Item, manda una relation dii suo tornalo da Lodi, qual dice el ponte era a Cassai) è slà condulo a Lodi per passar Ada. Li sguizari, quali è 3000 valesani, et veleno page 3, ne hanno aula una; voleno le doy e di zonla li siano donali li corsaleli, el verano in zorni 3, e voleno difender il Stato di Milan, ma non andar conira il Papa. Di Verona, di 4 hore 22. Scrivono, zerclia li passi, sono molti che vieneno in vai di Cavrin, etiam al passo di Malcesine, e quello di la Riviera di Siilo. Parano ogni provision etc. È zonto Farfarello. Zuan di Naldo li ha dito è zonto 70 fanti bolognesi disposti liomini, capo uno Guielmo Fasan del Final di Modena con i soi fratelli, si ’1 par a la Signoria di tuorli etc. Dii Oovernator generai, fo leto una lettera drizata a li Cai di X, data a . .. . Fo leto uno capitolo di letere scrite in Trento a uno nostro xentilomo, date a dì 4. Come de lì è zonli fanti... di la Cesarea Maestà, che i manda nel campo dii Papa, et sarano numero 6000 e più, et hanno mandato per il passo a la Signoria nostra. Etiam Io averano, et non polendo aver, lo voleno passar per forza, e polendo (orano Verona. Di Zara, di sier Ansolo Guoro provedador zeneral in Dalmatia, a dì 30. Come per le altre scrisse con li rectori di la incursion fata per turchi soto Laurana. Et al presente avisa, che il conte Zuan di Corbavia vene lì nel borgo con cavali, alozato in uno monasterio. E inteso desiderava di parlarli, esso Provedador andò, el in chiesia di la Madona se in-eonlrorono, dove etiam erano li reclori, e abrazalolo, disse è bon servitor di la Signoria nostra; e desiderando parlar insieme lo menono in la terra e partono. Qual disse esser venuto per visitarli, e dirli è bon servitor di questo Slado, el che à auto uno messo di Hongaria, qual partì a dì. . . da Buda, dice come il campo dii Signor turcho era solo Belgrado, et havia auto Sabach con alcuni altri castelli, et che nel ducato di la Servia ha auto uno locho nominalo Slainz, nel qual loco era una donna che ’1 governava, et havea uno fiol di anni 16; la qual sentilo venir il campo dii Turco, se ne fugite et li subditi soi si dele al Turcho; el qual paese è fertilissimo e grasso. Et dice, inimici sono passali la Drava et hanno tolto sei castelli et sono intorno Belgrado. Li hongari non sono ancora adunali; ma sperano presto farsi grossissimi, el si judicha farano la zornala con turchi. El re di Poiana si aspela con 15 milia persone, et subito In campo dii re di Hongaria, si penzerano avanti. Fo leto una teiera di uno Prior di Laurana lyc* scrive a domino Filippo More orator dii re di Hongaria, di 22, eh’ è il dì di la Madalcna. Et li scrive li successi di turchi e di quel Serenissimo re, qual è polonio in campagna, e quelli di Belgrado si mantien. Con altri avisi. La copia forsi sarà qui a vanii. Di Udene, di sier Vicenza Capello luogotenente, di 2. Manda una lelera aula dii capitanio di Gorizia, con avisi di Hongaria. Par le cosse dii Re procedano bene. La copia sarà qui avanti, et una relation di uno suo exploralor stalo . .. Di Cao d’Istria, di sier Piero Mocenigo podestà et capitanio, di 29 Luio, et di 5 di V instante. Con certi avisi auli di le cosse dii re di Hongaria. La copia sarà qui avanti posta. Fo leto, per Andrea di Franceschi secretano dii 107 Consejo di X, una parte presa nel Consejo di X a dì 2 Oelubrio 1510: Clic non si procuri di la Zonla dii Consejo di X, soto pena a quelli sono a farli e non acuserà, privi dii Consejo di X, e non possino esser per anni 10, et pagi ducati 500; et quelli pregasseno, per anni 5, et pagi ducati 500, nè se li possi far gratia eie. Che sia publicata ogni anno il mexe di Avosto noi Consejo di Pregadi. Item, li ordinarii rimasti si buli le tessere, acciò non se intendi chi romaso sia ne li primi et altri scurtinii. Fu posto, per li Savii dii Consejo e Terra ferma, una letera a Milan ad Alvise Marin secretano, in risposta di soe, che monsignor di Lutrech dice la Signoria non fa le provision a beneficio de comuni Stadi, el manda uno suo di qui a questo efecto. linde li di-ccmo, aver lanlo a cuor le cose di quella Maestà come le nostre, nè manchemo in alcuna cosa; ben li diciamo con fiducia, zonli sarà li sguizari e li venturieri, si poi dir le cosse di quella Maestà esser segure, ma