431 MDXXI, (li cantoni, quali vicncno in campo per tratar paxe e far composilion Ira il Papa e il re Christianissimo, et par non vogliuo sguizari andar conira le lerre di la Cliiexia. Item scrive, quel capilanio Rcdolfo di grisoni voi esser capilanio zcncral, voi alabardieri eie. che saria più di ducali 300 almcn ; sichè si vedono impacciati. Item, scrive di le lanze spezade sono de li in campo eie. Li diti, di 10, liorc 20. Come ha ricevuto esso Orili lelere di l’Orator nostro in Pranza, con una a a la Signoria nostra, qual I’ hanno aperta, è di poeo momento, li scrive il He ha auto piacer dii venir di lui Griti in campo, et cussi ha scrilo a Lutrcch et li * ha monstralo il capitolo. Scrive, di uno tratalo scoperto in Milan per la voce Parma era presa, come a di 12 di note doveano li foraussili intrar e aver una porla, e con li gibclini far voltar quella cita ; sichè tutta la ducea ha mal animo conira francesi. Item, ha ricevuto nostre lelere di ducati 1500 mandali a Brcxa eie. Tenuta (in la mane. Di diti, di 17, hore 22. Come, per una nostra lanza spezada, ch’è come scrisseno di 5 sono in campo, la inandono a sopraveder de i nimici (hanno) come i nimici erano levali col campo, et brusà li alzamenti et passavano la Lenza, e averli visto a passar e andavano verso ltezo. Tamcn stanno dubiosi quello voleno far diti inimici. Non hanno potuto parlar a Lutrcch, è stà ocupato. Etiam nostri hanno fato la monstra a valesani con ordine dato col Ze-neral di Milan fazi la mostra a li soi sguizari e grisoni, et di 1300 doveano esser, hanno trovalo solum G51, il resto è andati via, benché dicono molli sono amaiali ; sichè da loro senio mganali, et scrivono mal di loro, e chi voi contrariarli, li rispondeno con le piche. Scrivono, è zonti 7 oratori di sguizari, quali hessendo vicini, mandorlo dir a Lulrech di la sua venula, et sono venuti con 8 cavali. Lulrech li andò conira, et conduti in castello al suo alozamento qui a San Segondo, steteno insieme con ditto Lulrech, Marco Antonio Colona e Santa Colomba per spazio di bore do. È stà mollo honorali et se li fa le spese. Poi Lulrech fé’ chiamar il Governador e loro Prove-dadori e il conte Piero Navaro, dicendo averli dito d’esser stà mandati da li soi cantoni e grisoni per tratar paxe etc. volendo da Lulrech libertà. Qual rispose non voler dargela per non aver libertà di questo dal re Christianissimo; e volendo dir di levar le ofese, etiam disse di non. I quali dissono voler andar in campo dii Papa; e a questo fu contento an-dasseno. Quali li disseno, li canloni aver risposto al Cardinal Sedunense in l’ultima dieia di non volerli SETTEMBRE. > 432 dar fanti. Item, scrivono che poi cena andono a lo alozamento di Lulrech, diti oratori, con el qual sle-teno lin bore 3 di note a rasonar. Item, scrivono laudando molto il signor Marco Antonio Colona. Instando diti oratori il levar le ofese, Lulrech rispose non voler, cl diti oratori hanno mandato uno troni- 258 beta in campo dii Papa a dimandar salvoconduto; i quali hanno richiesto a Lulrech cavali per non ne haver loro, cl a loro li ha richiesto fazino venir in campo li sguizari è in Cremona. Hanno risposto non voler si parlino de li. Questi sguizari sono zelile pericolosa. Item, hauno ricevuto nostre di 8, zercha dar ducati 30 a Zuan di Naldo. Scrive, è con li so’ cavali lizicri di là di Navara con altri francesi, i quali si laudano di lui ; el vederano di mandargeli. Item, a l’altra teiera, si mandi in nota le zenle erano in Parma, scrivono vederanno; ma è stà bclissima et a-nimosa zenle, quali hanno perseverato contro tanto impelo et le mure rote, che saria intralo uno con la lanza su la cossa, come quelli dicono etc. Scrivono si provedi di danari per pagar le zente d’arme e altri, et a dì 27 è il tempo di la paga de grisoni, e col so’ capilanio hanno conzà in scudi 300 al mexe. Da Milan, dii secretarlo Alvise Mar in, date a dì 14 hore 22. Come era sia scoperto uno tralalo de lì, che questa noto per la porla Tosa doveano in-Irar li foraussili et banditi entro la terra con intelli-gentia di uno Alexandro dii Pian, era lì in Milan, et voleano amazar monsignor di Santo Antonio, arzi-episcopo di Ragusi et alcuni primi gelfi el francesi, et apichar G geltì, li primi che trovavano, et mcler uno tajon di 200 milia ducali, e scuodcr quello poteano et andar via, non vi potendo slar in Milan; per il che questa noie quesli Triulzi el quelli da Birago, che sono gelplii, è stali a le porte di la terra con sguizari. Et par sia questa inteligentia con Alexandro Visconte fradelo di Signorili Visconte, et Bernabò Visconte è in campo dii He pensionarlo, et lo abate di Sesto fradelo di domino Prencivai Visconte, fradelo di domino Galcazo Visconte, è in campo e in li «inseghi si fanno. E questo fu ordinalo per la lama fu dila Parma esser presa ; ma poi che per tre zorni monsignor di Terbe le’ sonar campane e trar arte-larie, rimasene sbigolili, el il tratalo non bave effeto, et quelli gelphi li ha dito parli a Terbe non se lìdi. F.I quel Alexandro dal Pian è fuzilo, et si ha inteso questo per via di una sua l'emina, e tutta questa noie si ha vegialo. Dii dito, date a dì 16, hore 20. Come il tra- 258* lato scoperto di porta Toxa, per il che quesli Triulzi è stali a le porle, e inteso si ha come mia 5 di Milan