119 MDXXI, LUGLIO. 120 tera di esso orator, che la Signoria li aricorda è bon dar parole e non far acordo. Scrive, cussi voi far per non volersi partir de li aricorda nostri, e li farà risposta non voler segurtà, perché poi seguilo alcuna cossa non achaderia andar conira la segurlà come al......è seguito. Et ordenato dito suo homo vadi a Fiorenza dal cardenal di Medici, e stagi fino sia licentiato da lui. Et scrive la risposta li voi far ut in litteris, in bona forma, et legnil a la pratiche in piedi senza conclusione. Scrive, dito signor 71 Prospero li ha mandato a dir, che zereha la reslilu-tion di Modena e Rezo in certo tempo, li par che le roche li sia date in le mano, et che a lui staga a dechiarir el tempo di darli ditte do terre; eh’è favola eia non sperar. Dice dito suo homo stato dal signor Prospero, come el Papa li ha serito sguizari non ve-gnirà in favor di francesi, et a Zuricli esser ducati 40 milia per conto di Soa Santità per levarne una parte, et che a Milan è zonto sohcm 700 valesani solo el capitano Soprasaxo; sichè el Papa voi cazar francesi, e voi unirse con la Signoria nostra, zoè la Signoria con l’imperador; el elio dito signor Prospero voria el se acordasse col Papa. Dice come erano zonli lì, dal signor Prospero, Hironimo Severino el Ire Gambareschi, et che hanno 12 milia fanti, et lanze KJOO, et voleno aviarse verso Parma, dicendo voler far cose grandissime; et che ’1 marchese di Mantoa era solecitato a cavalcar. Scrive, si ’1 paresse a la Signoria el facesse qualcossa contra ditto Marchese aziò non cavalcasse, Io avisi perchè non si voi partir da li aricordi nostri e del Cristianissimo. Item, manda una lista de le fantarie è in dillo campo, zerca 7150, et cara con 70 barilidi polvere, arlelarie etc. La copia de la qual lista e li nomi de’ capi sarà qui avanti posta. Di l’obsequentissimo servitor Todaro Triulzi, date a Chiari a dì 28. Come à auto aviso da Milan, monsignor di Lutreeh voi consultar con lui ; tamen non à auto letera di lui, e avendola anderà jusla el voler alias scritoli. Item, manda alcuni avisi auli da Milan. Et dì Milan, di Pomponio Triulzi, dì 27. Riscrive come è lelere di Zenoa, di 24. Come quelle galle armate erano partite e andate verso Livorno per andar verso reame. Scrive altre parole aule col capitano Soprasaxo, che sguizari veguirà, et li capirmi è qui. Li sguizari sono in Calerà, sono in diferen-tia con monsignor di Lutreeh. Voleno 20 per 100 e li capitoli è solum 10 per 1T)0, tamen Lulrech adaterà questa cosa; il qual ha serito a Lucerna indusii a far la dieta ancora per tre zorni. Di Cesare Trinisi, date in Milan a dì 27. Come andò contra Lutreeh 0 mia di là da Pavia, il qual dice venir con gran provisión, e li oratori di sguizari hanno promesso al He farne venir; sichè si è stà più presti a condurli. Scrive, ditto Lulrech voi consultar con lui Governador nostro. Dii dito Governador, date ivi, a dì 28. Come ha auto letere di Lulrech che ’1 vadi a Milan, e cussi questa note si parte per Milan. Manda alcuni avisi auli da Milan, li qual è questi : come il capitanio francese nominato Ravengo, zonto a Zenoa con lo galie armale in Provenza, con quelle di Zenoa unite 71* andava verso Livorno a trovar l’armata inimicha, la qual havia lassato li fanti soi a la Spezia. Di Chiari, di sier Polo Nani capitanio di Bergamo esistente apresso il Governador, di 28, hore 3. Manda avisi di Milan ut supra. Item, manda do reporli auli da soi mandati da sguizari. Il qual, uno è dato a Coyra nè ha voluto andar più olirà. 11 qual avisa di Coyra, di 25, come li oratori dii Papa e de 1’ Imperador è de lì per aver sguizari, etiam vi è orator dii re Christianissimo, sichè sguizari tra loro è in gran confusimi, sichè lien e l’uno e l’altro di loro oratori harano sguizari, e li capitani hanno spiegà le bandiere, escriveno fanlarie. Item, l’allro aviso, è di fantarie si fa lanzichenech per 1’Imperador, quali calerano per via di Como, over di brexan o dii bergamasco. Dii dito, di 29. Venute ozi hessendo Pregadi suso e lete, date a Chiari, hore 4 di note. Come manda lelere drízate al Governador con avisi di Parma. Il qual avisò lì in Parma sono lanze francese 50 et fanti 2000 che si aspeta, et vi è li fanti del signor Ferigo di Bozolo 3000 in fama, ma non sono 2000, et lanze 400 in conduta, ma non sono tante. In Piacenza è il conte Hironimo Triulzio, et in Cremona D. Camillo Triulzi con lanze 50. Scrive zerca il ponte se dicea voler far inimici sopra Po a Viadana, nulla zè. Et per uno vien di mantoana, dice le zente di quel Marchese è alozale per li lochi vicini ivi. E nota: la letera data in Parma a dì 28 scrive uno Zorzi Surian al Governador nostro, come eri il campo del signor Prospero si alozò a Marseja, el a dì primo Avoslo vegnirà di longo ad acamparsi qui, sono fanti 8000, lanze 700, el il marchese di Mantoa dia venir in campo con cavali lizieri 2000; sichè de dì in dì li zonze zente. Ramazoto è partito con fanti 1000; è andato a Ravena. 11 conle Piero Buso fu ferito a la montagna in una gamba da uuo schio-po. Le lanze spagnole si aspela zonzino; con altri avisi, ut in litteris.