447 UDXXI, SETTEMBRE. 448 legio, licet sia il consueto farli sempre il zorno di san Michicl ; ma è per le pratiche si l'anno adesso. Di campo di San Scgondo, diiprovedador generai Griti, e sier Doto Nani capitanio di Bergamo, di 19, hore 13. Come in questa mane monsignor di Lulrecli con bona compagnia era andato a Parma, con intention di (ornar questa sera. Dii campo pontificio e dove l’era, si dice aspetta certo ordine. Scrivono dove è alozato il nostro campo non è da temer di venir a patir alcuna cossa, per esser in for- 266 te alozamenlo, e volendo inimici venirli a trovar, li bisogna prima passar solo Parma dove è lanze 400 et fanti 6000, come questi dicono, et benché molti di quelli erano dentro siano parlili, pur è sta posti di novo 1500 venlurieri, poi convieneno passar do aque, quale hanno le rive altissime, el a le rive poste le fantarie con le arlellarie con bon ordine. Item, ricevetono nostre di 17 zerclia andar cauli, e la voce e fama è inimici ne voglino venir ad asallar per falla zornata. Dicono aver parlato con il signor Marco Antonio Colona, ducila di Urbin, di questo, etiam con Lulrech, el qual non voi risegar. Li sguizari sono a Cremona dicono Marti saranno li in campo. Item, Lulrech ritornò di Parma a hore 22, el quanto a voler fortificar erano do opinion, una fortificar quella parte che quelli la terra abandonono, l’altra fortificarla tutta; e cussi è sta terminalo. Item, scrivono si provedi di danari per pagar il resto di le fantarie e li pericolosi e fastidiosi grisoni, c se li mandi scudi dii sol, perchè non volono altri ducati, con pizoli 3 inanello 1’ uno ; el Lulrech è venuto paciente con loro de impacientissimo che l’era. È venuto il capitanio Claudio. Di grisoni zonli a Caravazo, dicono è numero 330; ma volendo page dopie, se poi dir 500; di tutto è sta causa domino Costanzo. Item, quanto a relenir li danari di lo arme haveno a Brexa, vo-leno scontar su la terza paga, Item, a Lulrech li hanno dillo di la deliberatoli fata di dar danari al duclia di Ferara per far li 250 cavali lizieri. Dice sia pur presto; e cussi ha parlalo a domino Zuau da Fin agente di ditto Ducila li in campo. De li ditti, date ivi a di 20, hore 24. Come hanno ricevuto nostre di 17 et 18 zerclia empir la compagnia al conio Mercurio, et li hanno naonslra la teiera ; qual ringratia molto la Signoria. Item, quanto a mandar il conto di pagamenti, lo mande-rano. Item, che Mariii di Leze el Schandcrbecho hanno fato trista monstra; li hanno pagati, c cussi alcuni di soi. Scriveno aver mandato Ilanibal di Lonzo et Marin di Prato con li soi cavali lizieri di là di Po, per dubito di alcuni cavali di foraussiti erano in quelli contorni; et come scrive il Podestà di Crema, li è venuti 30 cavalli di foraussiti de li su quel terilorio, et dubitando di la fiora la qual comenza a 266* dì 24 di questo, hanno mandato il conte Alexandro Donalo de li con li soi 50 cavali lizieri. Scrivono che, havendo inteso Zorzi Busichio capo di stralioli alcuni cavalli del campo esser mandali a la montagna sopra Regio, andò con alcuni di la soa compagnia per averli in le mano, et andato sopra corta colina por scoprirli, volendo venir, se impaltanò in certo paltan, unde smontò dii cavalo e fu preso da inimici con 14 over 15 di soi, et lo prese il capitanio Zucaro ispano, qual in questa pasata gucra al tempo dii signor Bortolamio fo suo presoli; sichè ditto Zorzi si ha vadagnalo questo. Ilcm, scriveno aver ricevuto la relazion di quel venuto da Igna, conio li ha mandalo la Signoria nostra, riportala per Zuan Cobo corier, e lamen in le dieie hanno fate sguizari non volono dar fanti al Papa e aver licenlialo il Cardinal Sedunense, qual era andato in la Eiemagna a trovar il ducila di Bari, el poiria esser venisseno con lanzinech; sichè poiria esser queslo star dii campo dove l’è, aspelasse questi. 1^1 scriveno aver, esser stà spazà do borgi di Manloa per alozar il campo, e il ponte preparato per bular su Po. Hanno scrito a Verona si verifichi di questo, perchè francesi è lardi a intender le occoronlie; el per uno trombela dìi Go-vernador tornalo dii campo dii Papa, il qual fu preso c poi liberato, dice che dito campo si saria levato ma hanno voluto aspetar li oratori elvetii. Scriveno, il capitanio di grisoni venuto voi cose che non si trova, e di tulio è slà causa domino Costanzo, il qual è partito e andato a Milan, e ha scrito al Governa-dor e loro Provedadori. Scrivono è zonto di qui monsignor di Vegli, vien di Franza per venir a Ve-nelia. È stalo con Lulrech do hore, e poi è venuto da lui Grili a dirli il Cristianissimo re ha auto gran piacer di esser venuta la so’ persona in campo; et li ha dalo un paihetto di letcre di Franza, quali li manda senza aprir, dicendo si è alcuna cossa la Signorìa li avisino; el ha inteso il Re dà al ducila di Urbin scudi 3000 a l’anno di provision per inler-tonirlo. Hanno auto letere dii Secretano di Milan, Terbc li ha dito Lulrech voi venir a Milan; tamen loro di questo non sano nulla cossa. Di diti, date ivi a dì 21, hore 13. Eri sera fono ili coloquio con Lulrech, qual nulla disse quel voi monsignor di Vegli, nè quello ha portato di Franza, nè perchè vien a la Signoria nostra. Del campo inimico non hanno nulla; ma il tempo è dato 267 a l’aqua. Aspelano lì sguizari è a Cremona, ai qual è