277 MDXXI, AGOSTO. 278 lui avia auto la quadragesima, vene in Colegio dal Serenissimo defunto, il qual ne lo excelso Consejo di X con la Zonla fece provision, e fe’ lezer una parie presa a dì 4 Marzo 1519 in dello Consìglio dei X, videlicet che le monache di san Zan Latcran sia poste a santa Anna etc. et sia reformà li monasteri Conventuali, e commesso al Patriarcha e scrilo a Roma per aver breve e bolle dal Papa; el cussi lui havia fato, nè fato ninna cossa senza licenlia dii Colegio con li Cai di X, però lui non havia impuUizion. E si doleva, le monache, qual subpcena excomunica-tionis non poleno ussir dii monaslerio, sono venule qui in Colegio. Poi disse, di le Verzene, si non li provedeva, li arzenti erano mandati via, et a ehi li acusò, di ordine di Cai di X dele ducali 25 e ha fato la partida di sua manu. Poi disse di san Zaccaria, che non sono le monache erano per avanti, però che andato a la visitazion, li fo monslralo una scrilura come erano Observanle da anni 100 in là; Qt havendo il consueto andar un zorno, zoè il... . a san Rafael in una piata coperte con li veli, se impiò focho nel monastero; loro tornando, visto arder il monaslerio, volseno andar in chiesia e se brusono ; ma da anni 100 in qua sono venule Convenlual, e le cose fevano è noto a tutti, e le querele date è probaie a li Avo-gadorì contra li munegini, e fo processo conira do disgraziati; ma contra li altri, erano di primi, nulla fo falò, e queste cosse tira l’odio di Dio contra di nui. Poi disse che, quanto aspela a santa Chiara, che l’havia auto il concesso dii reverendissimo Cardinal Grimani /ìol dii Serenissimo, qual è protetor di l’Or-dine, el che non era sia fato cosse se non recte et in execulion di le bolle dii Papa et brevi. E qui li Savii disseno gran parole contro esso Patriarcha, dicendo mal dii suo vicario; et poi parlò sier Michiel Trevixan, fo avogador, dicendo so sorda è abalessa di san Zacaria, et parlò altamente coulra il vicario etc. suplicando sia viste le bole, acciò si vedi la ju-sticia et sì è sta esequita la bolla dii Papa. Hor sier Piero Trun cao di X, si levò dicendo veder si è di 167* acordo, perchè dille' Convenlual voleno esser Reformale, el il reverendissimo Cardinal ha fato questo effeclo, ma di la execulion bisogna si veda: per tanto si torà le bolle et brevi e si chiamerà un zorno il Consejo di X con la Zonla, et si tralerà questa materia, per esser ivi principiata. Et cussi fo laudalo da tutti, e volendo ditto vicario parlar, fo molto rebufalo da i padri dii Colegio. Se ave aviso da Treviso dii zonzer di uno episcopo de.......sialo oralor dii Papa al re di Poiana per pacificarlo con inoschovìli, partì a dì 8 dì questo da Buda, el insieme è quel nontio dii re di Hongaria vien a la Signoria nostra: sono con 30 persone. Fo ordinalo prepararli la caxa in cha’ Dandolo in cale di le Rasse. Da poi disnar fo Consejo di X simpliee eie. et non fu il Doxe. Fono sopra expedilion di presonieri et....... Et li Savii si reduseno daspersì a consultar, a-lento che i Savii a trovar danari questa malina in Colegio hanno proposto alcuni modi, che troveriano 30 milia ducali senza meler angario come di sotlo noterò. Di Verona fo letere di eri sera, con alcuno lelere inlerceple quale andavano a Trento, el il sn-mario dirò poi. Etiam di Brexa fono lelero de oc-currentiis. Gionse in questa sera l’oralor dii Papa sialo in Polonia, ritorna a Roma, et non li fo niun conlra. Li fo preparalo la stanzia a cha’ Dandolo in cale di le Rasse dove slele l’altro orator. Vegnirà poi do- man a la Signoria, e quel episcopo.......Za- charia vicenlino. In questa matina, sier Andrea Grili procuralor savio dii Consejo, electo Proveditor zeneral in campo, nel levar di Colegio tolse licenlia et questa note partile. Va con lui il secretano. A dì 22. La malina veneno in Colegio il relor 1G8 di Legisti di Pudoa, et con molti scolari con lui, et per uno domino Romulo conduto a lezer in Immanità fu fata una oratione elegante, in alegrarsi per nome dii Studio di scolari legisti di la crealion dii novo Principe. Poi il relor richiese alcune cose eie. Fo comesso ai Savii. Da poi disnar fo Pregadi a requisition di Savii ai ordini, per riconzar le mude di le galìe. L’ullima di Baruto non è parlila, ni etiam il capilanio dì Alexandria è parlilo. Di sier Bernardo Mar zeli o podestà e sier Francesco da cha’ da Pexaro capitanio, di Verona, date a dì 20 horc 22. Come, dal contestabile è a la Chiusa li è sta mandate alcune letere in-lercepte portava la posta cesarea fuora di la scar-sola, le qual par scrive il comisario dii Papa, è a Manloa, a Trento, el una di Agustin Semenza; et per parerli cossa che importava, 1’ hanno mandata la copia al Governador, con ordine le mandi a Lulrech. Item una di Jacomo di Gambara etc. Di Mantoa, di Jacomo Gambara, data a dì 18, scrita a Trento a domino Jacomo de Ba-ìiisiis. Li avisa, con gracia di Dio esser passati li fanti alemani a salvamento a Valezo. Arivono cri