219 MDXXI, ACOSTO. 220 132* ai qual hanno dato uno officio, era di quello nominalo ... Ferier, qual a Milan fo squartalo. Da Cassati, dii capitanio di Valesani, al Governador nostro. Come li fanti non voleno passar Ada se non hanno danari. La qual lelera è data a di 9, hore 18, e scrive, havendo danari anderano eonlra cadauno. Relation di Zancto Stapan sguizaro. Dice come, in la liga Grisa, a dì 3, feno una dieia a Coira, dove erano li oratori dii Papa e Imperador, el. . . etiam dii re Cristianissimo, e voleano tulli fanti. Concluseno dar licenlia a lutti li toy se li potrano aver. Et che missier Rodolfo di Memorada ne ha salda 2000 fiorini di rens 5 per uno al mese per la Cesarea Maestà et il Papa, et questi li condurà a Trento. Et che li 9 cantoni hanno fato do capitani per uno, quali vengano con sguizari in favor de la Cristianissima Maestà, uno capitanio vadi in Borgogna, l’altro a Milan. Et che quelli grisoni, insieme con quelli dii conlà di Tiruol, cl dì di San Lorenzo se dieno trovar a Trento. Dii Governador nostro, date ivi, a dì IO. Come à auto lelere dii zonzer qui a Venclia dii signor Marco Antonio Cotona, qual va in Pranza, el si scrivi a Lulrech lo legni a Milan. Lauda tal opinion. È homo di averlo in questi bisogni; e cussi ha scrito a Milan. Tien Lulrech lo relegnirà. Ha visto la deposilion di quel Gabin di Mantoa preso per li nostri, veniva di Trento. Sempre l’ha dito et scrito se vardi quelli passano per il Lago, e non è lempo di lassar poste cesaree al presente. E scrive, tien diti fanti calerano per vai di Vestii) su la Riviera di Salò, però manda domino Batista da Martinengo insieme con Antonio di Castelo contestabile nostro è a Brexa, a veder li passi di Anfo e de lì via, e romper quelli, facendo adunation di persone. Scrive, el campo se beva e vien verso Pìasenza, unde Lulrech voi venir con li sguizari a Cremona, e far la massa. Li ha rechieslo le zenle nostre. Li ha risposto averne mandalo parte in veronese a obviar li passi; pur venendo manderà qualcho parte. Scrive, dito Lulrech non li par di mandar sguizari iu veronese, nè obstar al passar di fanti; siehè a lui sta aricordar et ad altri el exequir. Dii dito, date a dì IO ivi. Manda avisi aulì da Milan e la letera li ha scrito Lulrech, et la risposta li ha falò. Il campo nemico par non sia mosso, ma va voltizando. Da Milan, dii signor Pomponio Triidzi al Governador, di 9, hore 24. Come Lulrech non 133 voi mandar li sguizari, nè li par di obstar li passi a h fauli, ma lassarli venir; et ha posto in Piasenlia la compagnia dii Governador di Zenoa, quella dii Gran scudier et quella dii marchese di Salucia. Lui voi unirsi con le zenle nostre, e si mandi cavali lizieri nostri, li voi mandar verso Pavia, solicila si loy li grisoni. La risposta dii Governador fa a monsignor di Lulrech, è di questo tenor: Come ha manda bona parte de le zenle d’arme conira i fatili voleno discender, però non potrà mandar le zenle rechieste da soa excelentia ; ma manderà qualche parte. Da Milan, pur dii ditto Secretar io nostro, zonte essendo Pregadi suso, date a dì 10, hore 20. Come ha ricevuto di rectori di Verona la relation di Malalesta Bajon e di altri stati a veder i passi, perchè non si potrà obslar non passino, ma ben me-ler cavali lizieri per molestarli, inlertenirli e deve-darli vituarie; però è di opinion el Governador non vadi, nè si fazi forte in campagna, nè si fazi do eserciti, ma uno solo. Dicendo, Mercore a dì 14 se voi levar da qui e andar a Cremona a far la massa, però aspela risposta nostra di unirsi eie. Li ha dito, che valenzani hanno Iralo, di (love era, el ducha di Calabria, e fato capo di certe zenle. Itcm, manda lelere di Pranza. E Lulrech li ha diio scrivi in Pranza a l’Oralor nostro per inanimar el Re a le provision. Di sier Polo Nani, data a Varola Gisa, a dì 11, hore 24, ivi. Come el Governador à auto le-tere da Milan. Lulrech ha mutato proposito, non voi si obsti a li fanti, ma si lassi passar eie. El scrilo al Governador non si parli, voi unirsi insieme eie. Per il che, el Governador ha manda domino Batista da Martinengo a li passi di brexana verso Anfo, dove tien li fatili passerano, per romperli eie. Scrive, ha inteso Hironimo Anzoleti vien per pagar li valesani, et si torà ducali lóOO di Bergamo el ducati 2000 di Brexa. Item, che lui sier Polo vadi in veronese. Et cussi exequirà jusla i mandati de la Signoria nostra. Dii Governador, date ivi, a dì 11. Come non harìa voluto sier Polo Nani capitanio di Bergamo fusse parlilo di lui, e lo lauda assae. Era bon averlo lassato apresso di lui al presente. Di sier Polo Nani capitanio di Bergamo, date a Lonà, a dì 11, hore 21. Scrive ej suo levarsi di Varola Gisa c venir lì, dove è zonto in quella bora e se beva per Peschiera, et alenderà adunar 133* le zenle por far la massa in veronese. Ha scrilo a li rectori di Verona quello voleno il fazi etc. Di Verona, di rectori, di hore una. Come dal castelan di la Chiusa li è slà mandato uno veniva di Trento con lelere dii capitanio Girardo di