433 MDXXI, SETTEMBRE. 434 erano venuti li foraussili, per il che questi hanno falò inlrar in Milan li 800 sguizari erano in li borgi, che doveano andar in campo. Et questi zentilhomeni geli] dubitano assai, et Torbe ha dillo si dà troppo ripu-lazion a li foraussiti, unde lo hanno pregato parli a Terbe, et che francesi perso Milan hanno altro Stado; ma loro gelfì perderiano la roba e la vita. Scrive, come Zuan di Naldo, perseguitò alcuni banditi ; sono quelli andati sul Lago Mazor e brusato Sesto, qual era di Palavisini ch’ó sopra dito lago. Scrive la fortuna ha voluto do Iratali è sia scoperti, l’uno questo San Zuane pasato, et l’altro questo, e lui se ne à trovalo; ma è stà volunlà di Dio lutti do siano sia scoperti. Directori di Verona, di sier Bernardo Mar-sello podestà e sier Francesco da cita’ da Fe-xaro capitanti, di 16, hore 18. Come è stati avi-sali esser passali da 200 fanti, quali tornano dii campo dii Papa a eaxa loro, zoè da 10 et 15 per volta, et vanno a le parte di sopra. Di rectori di Brexa et sier Hironimo da ca’ da Fesaro provedador generai di terra ferma, date a dì 16. Come hanno auto una lelera di sier Alvise Balbi provedador di Lonà, li scrive come, per uno venuto di San Benedelo di mantoana, ha inteso si preparava per la venuta dii signor marchese di Mantoa, qual vien a Mantoa per aver refudà l’oficio. De li diti, di 17. Come, per uno Alvise dii Bar-bujo da Sonzin caporal dii Cagnol, vien dii nostro campo, ha dito il marchese di Mantoa si partiva dii campo dii Papa per esser dissention Ira lui e il signor Prospero Colona. Item, mandano una lelera auta dii conte Velor da Marlinengo podestà di Val-chamonieha, data a Breno, a dì 15; qual non fo leta e fo diio esser nove vechie etc. Dii conte Mercurio Bua, date in campo a San Segoìido, a dì. .. hore 24. Come, andato lui con 100 homeni d’arme di soi e di quelli di domino Antonio da Marlinengo e alcuni cavali lizieri verso Parma, se sconlrono in 50 cavali lizieri de i nimici, el li deteno dentro el li rupeno, et presi alcuni, Ira li qual il so’ capitanio spagnol con... altri, il resto feriti e maltralali; et venuti a Parma a rinfrescarsi con dillo capitanio ispano, nominato Crislofolo de Liz, poi lornono verso il campo inimicho fino su li slecali e niun veneno fuora, ma stavano streli. Et il capitanio Moreto con 100____item, scrive, si ’1 havesse auto 200 cavali lizieri, harìa falò assai. Scrive certa sua opinion di forausili che tentano far vollar Milan. Scrive di oratori dì sguizari venuti per voler far Irieve. Scrive che in Parma inimici hanno fallo sì I Diarii di M. Sanuto. — Tom. XXXI. gran bataria clic poleano inlrar con la lanza su la cossa. Si dice aspelano el Viceré qual é montalo a Livorno con zenle, e ’I cardinal Sedunense. Repli-cha, si P havesse 200 cavali lizieri, come 1’ ha zà auto, Parìa et harìa fato sentir di lui etc. Di Franga, dii Badoer orator, date a Troes a dì 5. Come ozi fo col re Chrislianissimo, qual li disse era stato con monsignor di Veglie ritornalo di la Signoria nostra, qual li liavia dito di le careze e onori Paioli di la Signoria; et edam, per uno venuto dii campo da Italia eh’ è suo zentilhomo, ha che Lu-Irech è ben salisfalo di le zente di la Signoria, et era zonlo il Orili lì in campo; sichè Soa Maestà disse !i piaceva assai et usò grate parole. Poi disse il suo campo di qua[saria grosso, el come si feva la massa di le zelile, et che il campo di 1’ Imperador era a Mc-xieres, el che fin do over Ire zornì soa Maestà volea andar in campo, però lui Orator restasse qui con Madama, qual de dì in dì saria avisato dii lutto, et cussi resteria li altri oratori. Di Cales disse aver le-lere; stanno in parole per intertenirlo. Poi parlò lui Orator con dillo Veglies, qual si laudò summamenle, dicendoli esser stà mostrà l’Arsenal e le zoje. Dii dito, date a dì 9, ivi. Come non parlò al Re et a Madama per esser stali in devulion per la fesla di Nostra Dona, et non haveano dato audienlia. Di Cales nulla è: solum ozi il Re li disse quel Cardinal aver óptima disposition di far paxe, el che il campo cesareo bateva Mexieres, ma non li haveva dato hataja; di Parma aver aviso aver aulo 3 balaje in uno zorno e aversi difeso virilmente. Scrive, è zonto qui monsignor di la Palisa, vien da Cales, qual il Re voi operarlo in queste occorentie ; qual ha di-sconsejato il Re ad andar in campo per adesso, e cussi li ha dito monsignor di Obignì e altri capitani. Sichè non anderà. Di sier Gasparo Contarmi orator a la Cesarea Maestà, date a Bruxeles, a dì 5. Come erano zontc le letere al nonlio pontificio et altri, di la bolza che fo dillo la Signoria havea relenula, unde parlò al Re dicendoli, che ino’ si potea esser chiari, la Signoria andava a boti camincon Soa Maestà. L’Im-pcrador disse, cussi come la Signoria havia falo mal a reteñirlo, cussi havia fato ben a mandarlo. Scrive, che, hessendo per parlar col dillo Imperador, qual era in Consejo, il nonlio pontificio l’aspetava et lo episcopo di Palenzo, con i qual parloe, e diio nonlio li disse il Papa si lauda di la Signoria di aver lassa i fanti, et scrilo di questo al Re. Item, di Cales è le-tere, di 31, li oratori lutti erano stati inunoperlratar apontamento; ma disse non seguiría, d lo episcopo 28