37 MDXXI, LUGLIO. 38 dis. El a nona vene letcì'c di llongaria, di sier Lorenzo Orio dotor, orator nostro, date a Buda a dì primo Luio. Del grandissimo pericolo nel 1G‘ qual si trova quel regno di llongaria, perchè el Signor turco li vien adosso molto potente con persone 80 milia, e par voghi invader da tre bande, una per la Crualia, l’altra per la Transilvania e l’altra lui instesso Signor voi venir a dretura a Buda. Et uno valacho de.....è acordato con ditto Signor turcho e li dà favor di cavalli 40 milia ; et che il re di Poiana barba di questo Re, dal qual si sperava ajuto, è occupato in guerra con tartari, che li è venuto adosso mossi da dillo Signor turcho, per il che il Be et quelli signori ha chiamalo esso orator dicendoli tal nove di grandissima importantia, dimandando ajuto da la Chrislianilà, el voi scriver al Papa et per lutto ; altre parlicularità scrive sicome in dite letere si conlien. Vene poi l’orator di dito Be domino Philippo More, et volse audienlia, e li Savii non si reduseno col Principe et Signoria. Si apresenlò la lelera dii Be, dicendo bisognava ajuto presto a questo regno, et fe’ lezer alcune lelere l’havea aule di tal novità eie. El cussi fo concluso l’acordo fato per li do deputali dii Colegio, et si provederà far le scriturc per resto di ducali 20 milia. El fo terminato per Colegio spazar dili sumarii con quelli si ha auli da Conslanlinopoli, la copia di la lelera dii Re medemo a Roma, Pranza, Anglia, linperalor, eie. notificando tal nove importantissime. 17 Exemplum litterarum serenissimi Begis Hun- gari