113 MDXXI, LUGLIO. 114 Dii dito, date ivi, a dì 26, hore 2. Come, zercha ¡1 levarsi di Chiari, il Governador ha scrito a monsignor di Lescu, et mandato uno nominato Cesare Triulzi contra monsignor di Lutreeh per saper la soa opinion, et dice voi levarsi et andar a Ponte-vico, et voi 6 falconeti. Scrisse a Brexa per 4 pezi de artelaria, e tamen non li ha aulì ancora, perchè quelli reclori dicono non haver animali da condurli. Itcm, voi se li manda cavali lizieri e fanlarie per segurtà de le zente, perchè non è de li se non 25 balestrieri di certa compagnia, et quelli pochi dii Governador. Et scrive, che andando ad un altro alzamento si provedi de .... Dii Governador, date a Chiari, a dì 27. Manda uno aviso auto di Mila», di 26. Avisa zercha li fanti valesani zonti, et si aspeta sguizari; et par sia sta fato una dieta da sguizari, et hanno mandato a dir è sta mal fato a levarli contra l’ordene di cantoni et di capitoli hanno col re Cristianissimo, e che Marti proximo si farà una allra dieta per questo. Al che li è slà risposto aver tolto bernesi, et cussi si manda Hagnis a dilla dieta. El si ha, lo episcopo di Pistoja è andato da sguizari a nome dii Papa etc. Dii dito, di 26, da Milan. Videlicet domino Pomponio Triulzi. Scrive coloqui aulì con uno capitano sguizaro, e di capitoli fati, che i sguizari non sariano contro il Papa per ofenderlo; ma volendo il Papa venir a ofender il stato di Milan, li poleno esser conira, sichò al tulio potrano star. Di sier Dolo Nani capitano di Bergamo, date a Chiari a dì 27. Scrive in conformità come ha scrito il Governador sopradilto. Dii dito, di 28, hore 13, date ivi. Come monsignor di Lutreeh ha scrito al Governador dii suo zonzer in Milan, e come voi far un consulto con lui zercha la impresa e ussir fuora le zente tutte e andar trovar lì nimici, e questo sarà fin 3 zorni. Non dice dove vogli far tal dieia; ma lien a Milan o Cremona. Il Governador dice sarà meglio e più reputatoli farla a Cremona, che non si loria di camin, et è solum lontan mia 10 da Pontevigo, dove nostri alozerano. Di Crema, di sier Andrea Foscolo podestà e capitanio, di 26. Manda alcuni avvisi nuli per letere de Milan, qual non fo lecle. Dii dito, di 27. Manda alcuni riporli di nove auli, come Zuan Jacomo et... . Angusola erano andali a uno caslelo a Bobio, sicome scrive el mar-66 chese Palavicino, et quello domandalo a nome de la Cesarea Maestà, et quelli dentro haveano risposo volersi lenir per il re Cristianissimo, el erano stà I Diarii di M. Sanuto. — Tom. XXXI. morti 12. Itcm, come el marchese di Manica con le zente si dovea unir col signor Prospero. Itcm, a Galerà erano zonti 3000 sguizari, sichè francesi ne haveano 12 milia, i quali vicneno a Milan. Itcm, come l’arma’ di Zenoa è andà contra la inimicha, la qual è fuzita, e questa è venuta a le Specie. Itcm, è zonto a Zenoa uno comissario dii Papa stalo in Pranza, el qual è partilo e va a Boma. 11 Governador è zonto a Pavia. Si dice ha portato con se di Franza scudi 300 milia ; et come lì in Parma sono 2500 fanti a quella custodia, e che il campo dii Papa è magro, pegro e con pochi danari. Di sier Marco Minio, va orator al Signor turco, date a Corfù, a dì 4 Lujo. Come ha inteso la morte dii Serenissimo Principe, la qual sarà disturbo per le letere l’ha in suo nome, però bisogna rinovarle el mandargele per via di Bagusi, le babbi zonto el sii a Costaniinopoli. Scrive, esser slato a Cataro, tolto informazion etc. È discordia tra quelli zenlilbomeni e popolo; ha zerchà acquietarli. Scrive parole disse uno lurcho era lì, come l’andava a Costantinopoli, el Signor era in qua, andato a la impresa di Ilongaria. Li fo risposto de Costantinopoli an-deria in campo a trovar el Signor. Disse lui : « Yui venitiani se’ fedeli, vui volete star a veder quello seguirà de l’impresa ». Prima scrive fo a Budua e quel podestà sier Marin Falier ha fato processo. Buduani si portano mal e vicinano mal con turchi, imo venendo in Budua alcun turco, li aspeta di fuora e li amazono nel suo ritorno, tamen l’andata sua de lì è sta de ben assai el<;. Di sier Zacharia Lorcdan capitano di Cy-pri, date in Famagosta a dì 15 Mazo. Come il Locotenenle e Consier è stali lì a veder la fabricha, e terminalo quello si ha a far, et etiam andali a Cc-rines e termenalo fabricar de lì, sicome in dille teiere se contien. Itcm, mandano avisi di Soria, di mercadanli erano in Cipro, passono a Damasco : come quel signor li fa bona compagnia, el dii Gazeli nulla si dice, come se non fusse al mondo, nè vivo. Item, scrive che Alvise di Adamo partì con uno galìon per... . quel da do fusle turchesche fo assaltato, di banchi 20 et 22, et li dele 4 bataje. Quelli dii galìon si difeseno virilmente; a la fin non polen- 66* do reparar, redulì a certo scojo, fo preso, el deleno laja al dito Alvise di Adamo e altri mercanti popu-lari, erano de lì, ducati 10 milia venetiani; ma la con-zono in saralli 10 milia. Item, scrive che ’1 signor di Damasco era partito per andar a Tripoli, per certo tesoro era slà trovalo sotto terra de lì. Da poi lele le dite letere, fo mandati tulli li se- 8