79 MDXXi, LUGLIO. 80 naldo dal Sacralo, tulli Ire miei carissimi, li quali ho mandalo per miei ambasciatori a visilar la Vostra Serenila e a far con essa quello olicio che io possendo farei più volentieri personalmente. Prego essa Vostra Serenità, per la benignità sua et per la filiale observanlia che io li porlo, si degni vederli et prestar piena fede a quanto essi dirano in nome mio, come se io stesso lussi quel che io parlassi. Et a lei cordialmente mi racomando. Feraria 20 Julii 1521. Serenitatis Vestrce filius observantissimus Alfonxus dux Ferrariae eie. A tergo : Serenissimo Principi el Illustrissimo patri nostro observanlissimo domino Antonio Gri-mano Dei gralia Veneliarum Duci etc. 451; 1502, die 19 Marcii, in Notatorio XXU1 ad cartam 68. Comparuit coram Illustrissimo Dominio vir no-bilis Leonardus Grimani, et exposuit se electum fuisse Advoeatorem comunis cum pcena ducalorum centum, et per antea fuisse eliam electum Inquisi-torem super rebus Serenissimi quondam domini Auguslini Barbadico cum pena ducalorum mille, sibi dala per Majus Consilium : ad qua; ambo ninnerà impossibile est attendere posse, et ideo supli-cat dignetur declarare quid agere habeat, quia sem-per est paralus obedire, ut optimum civem decet. Unde, visis legibus et parte eleclionis Inquisitorum, qua slaluta fuit pcena refutantium ducalorum mille ad p. 124 prò ducalo, ultra omnes alias poenas sta-lutas conira furanles, propterquam non poterai eligi Advocalor comunis, infrascripli domini Consi-liarii deliberaverunt et terminaverunt quod ipse sier Leonardus non potuerit eligi, et per consequens relinquere possit impune officiura Advocari;c absque metu alicujus poena;, proul jus exigil et aliis in si-milibus factum exlilil. Consiliarii. Sier Hironimo da clia’ da Pesaro. Sier Marcus Antonio Mauroceno. Sier Franciscus Trono. Sier Ludovicus de Molino. Copia di una letera di sier Gasparo Contarmi 46'* orator a la Cesarea e Cathólica Maestà, data in Bruxelcs a dì 4 Lujo, liore do di note, et recevuta a dì 18 ditto. Serenissime Princeps et domine excelen-tissime. Ozi terzo zorno, scrissi inter alia a Vostra Serenità el zonzer dii Serenissimo re di Dalia in Anversa, el che heri dovea far la entrala in questa cità, che cussi ha facto, perchè Soa Maestà vene ad aio-zar la sera ad uno loco intermedio tra Molines et qui, dove disnò festegiato da alcuni principi et signori, che li furono mandali incontra da questa Maestà Cesarea, la qual ad hore zercha 21 montò a cavalo, acompagnato da nui tre oratori, zoè pontificio, anglico et io, che cussi hanno havia fato intender dovesseno far, et da tutti li principi, signori el zentilhomeni sono in questa corte, cum le fameje loro, che poleano esser da cavali 600. Era vestita Sua Maestà de uno sajon soprarizo d’arzento, et montò a cavalo nel parcho, dove nui tutti la aspe-tavamo, el qui fece uno pocho di la persona sopra diclo cavalo, stringendolo molto agilmente, che fu invero mollo comendato el laudato da cadauno. Da poi la se inviò ad incontrar el prefato serenissimo re di Dalia, et cavalcò quasi per milia 6 de i nostri. Dieta Maestà di Dalia veramente veniva sopra uno carro positivo, zoè di quelli che questi fiamengi ser-veno per el viazo in questi lochi circonvicini, come Anversa, Gant et altrove, et era sola in el carro. La compagnia la seguiva era a cavalo. Zonti che furono ad una balestra distante l’uno da T altro, la Maestà Cesarea se fermò in campagna che era una gran pra-deria, et el serenissimo re di Dalia desese dal caro el montò sopra una cliìnea, che li era preparala. Soa Maestà havea in dosso uno sajo di raso negro, et una capa di pano negro a la spagnola atomo, in capo una barda di veludo negro a la foza fiaminga con una perla per pendente. Da poi latose a modo de una strada per li cavali da uno canto e da l’altro, venero ambe Maestà ad strenzer li lor cavali l’una ne l’altra, et apropinquali, cegnando questa Maestà Cesarea de discender, quella di Dacia fo più presto a piedi, et cussi la Maestà Cesarea fece, dove se abrazorono, lenendo le barete in mano ; da poi si copritelo la lesta, et per mezo de interprete, che fu 46* monsignor lo Audentier di questa Maestà, feceno in- (1) La carta 44 * è bianca. (1) La carta 45 * è bianca