Ili MDXXI, LUGLIO. 112 Triulzi è a Cremona, come il signor Prospero è us-silo di Bologna, va verso Parma con le zelile. Scrive, zonlo sarà Lutrech e venuti li sguizari, questi vorano ussir, e li fanti, cussi come intra in Milan, vien mandati verso Parma. Altre particùlarilà scrive ut in ìittcris. La poliza di domino Costanzo dice aver da uno lanzinech, li 30 mila fanti lanzchenecli vano verso la Borgogna. J)il dito, di 27, hore 19 zonte. Come si lia, monsignor di Lutrech è zonlo eri a hore 24 a Pavia, domati sarà qui. Scrive, monsignor di Terbe averli dito « È bon el scrivi a la Signoria fazi fanti valesa -ni ». Li rispose, la Signoria haver zà fati li 3000 prima, e poi li altri 3000, sicliè non li bisogna più. Lui ¡stando, scrive a la Signoria li toy per conscr-vation dii Slado. Scrive aver parlalo con uno li ha dito il Be bara 12 milia sguizari, el ne vien 0000 dii Delfini; ma par diti sguizari non voleno venir conira quoscumque. Scrive, Terbe li ha dito è bon la Signoria lassi italiani e toy quelli valesani, e farà gran servicio al Itoy. Scrive, dito Lutrech esser intralo in quella nintina. Andò a messa a uno monastero, poi li parlò a lui Secrelario ut in ìittcris. Scrive, diio Lutrech averli diio voria la Signoria tolesse valesani, poi andò a disnar, perchè era con G4* li bolzegani in piedi, dicendo li parleria una altra volta di cose utile a la Signoria, ringraziando quella di le operalion fate a conservation di quel Stato. Scrive, monsignor di Terbe li disse ditto Lutrech venir con libertà amplissima; et che ’I darà a la Signoria terre di Bomagna e di la Puja eie. Poi disnar fo occupalo con quelli capitani sguizari, quali il consueto è dar 10 per cento, e loro voleno 20 per 100. Scrive, ricevete nostre di 24 con avisi di Bologna. Di reofori di Verona, di 25. Manda aviso auto di le zelile spagnole, di 400 lanze et 5000 fanti parlidi dal Tronto. L’hanno mandate al Governador et a Milan. La qual relation è di uno partì a dì 15, nel qual dì le zelile passò il Tronto e vene come ho scrito il numero, e il Viceré è lornà indrio al Tronto; le qual zenle veniva a trovarlo, e il marchese di Pescara restava Viceré a Napoli. Dice, a Pexaro, Fan e altre terre di Bomagna, per dove 1’ ha passato, per tulio si dava danari a fanti, e li mandava a Bologna. Scrive il numero di capi è col Viceré, li quali sono questi, zoè..... Di diti, di 28. Mandano una relation di uno partì eri da Bologna, come el signor Prospero era a Castelfranco, et che Zuoba el partì e mandò le zenle a domandar la Concordia a nome de la Cesarea Maestà, el come 4 capi corsi di 1000 fanti erano venuti a Bologna e vanno conira il re Cristianissimo. Nolo: quella lelera di Verona et quella di Milan zonsc ozi. Essendo miralo il Pregadi, fo lele a la Signoria, poi in Colegio et al Consejo. Di Chioza, di sier Alvise Don el dotor podestà, di 20, hore 16. Manda una poliza aula di Bimano, come 400 homeni d’arme spagnoli et fanti 1000 si aspetava de lì. La lelera è data a dì 24 in San Marin dii zonzer 300 lanze spagnole a Pexaro, el vien poi il Viceré con lanze G00, fanti 5000. Dii dueha di Fcrara, dì 27, al suo orator existente di qui. Come dal suo homo, è nel campo di spagnoli al Tronto, ha dii partir di 340 lanze, ch’è l’antiguarda dii campo, per venir a Bologna a con-zonzersi con le zenle dii Papa e fiorentini ; ma mal G5 in ordene, hanno 3 cavali per homo d’arme el fanti 5000, e che la bataja, ch’è lanze 400, vera poi, e che ’1 marchese di Pescara è capo, e il retroguardia é resta in Calavria perchè il capitano Asclion non voi venir avanti. El queste zente venute è capo don Antonio da Leva. Manda la lista de li capi spagnoli, qual è questa, zoè............. Di Verona, di 28. Mandano una lelera di don Andrea da Birago di la Concordia, di 27. Li scrive come el signor Prospero Cotona li ha mandato a dimandar la terra a nome di la Cesarea Maestà e dii signor Galiotlo, perchè, vedendo non la poter lenir e haver prima scritto a Milan el non li esser slà mandalo alcun ajuto, terminono darla al marchese di Mantoa, qual la tegniva per il signor di quella, putiti. Scrive, el signor Prospero con le zente esser a Marseja, e al primo di Agosto sarà a li confini dii stato di Milan, et li foraussiti anderano per li monti a la volta de Milan. Scrive, vera lui a Verona dove dirà etc. Dii Governador nostro, date a Chiari, a dì 26. Come manda sumari di Milan. Scrive aver auto nostre letere, et li par di andar con le zente a Pon-levigo, perchè sarà sul passo el potrà venir a Bre-xa e Verona bisognando. Scrive, non si resli di far gajarde provision. Li avisi di Milan di suo nipote dom. Pomponio Triulzi di 25 et 26 scrive come si ha da Milan, e coloqui auti con domino Zorzi Sopra saxo. Di sier Polo Nani capitanio di Bergamo, di 26, da Chiari. Scrive in conformità col Go-vernador, el zercha grisoni, che dito Governador conseja la Signoria nostra li toy, et è bon far liga con loro. Sarà boni per ogni bisogno, come fa il re Cristianissimo con sguizari. Scrive, il Governador voi le laxe, licei babbi adesso alozamenli.