311 MDXXI, AGOSTO. 312 scriverò di sollo, raa la suslanlia è: Letere di sier Polo Nani. Scrive ha aviso come 1600 sguizari erano partili dii campo de! Papa e andati verso Mi-lan per tornar a caxa. Item, per via di Brexa si ha, come il ducha di Bari con ci cardenal Sedunense venivano con 10 milia persone Ira sguizari c altri a la volta di Como per venir verso Milan. Da poi disnar, fo Gran Consejo. Tulle le vose passoe. Io fui lotto di Pregadi per sier Andrea Sa* nudo mio nepole, in la quarta, ultimo di tulli balo-talo et cazeti, avi 520 de si, 771 di no, e questo è il mio merito de le mie fatiche, e cussi si fa in le rc-publiche di sta sorta. 186' A dì 29, fo san Zuan Degol ado. Vencno li parenti di le monache conventual. Parlò sier Nicolò Michiel qu. sier Francesco, suplicando sia comesso il vichario dii Palriarcha a qualche prelato, acciò sia conossulo li mensfati sui. Et cussi il Principe consultato con il Colegio e Cai di X, disseno il primo Consejo di X si cometeria, come voi ogni juslicia. E1 Pa-triarcha dele fama averlo cassado ; ma pur lo lien ancora. Vene l’oralor novo dii re di Ilongaria, di nation tragurino, chiamato domino Zuan Stalileo preposilo visprimiense, è amalato di quartana, eri sera vene di Lio dii monaslerio di frati ad alozar in cha’ Dandolo, dove li è preparato, ctiam vi è l’orator, episcopo Zacaria, dii Papa, fo in Poiana, el qual parti per Ito-ma. Fo mandato 8 dolori vestili di color a levarlo di caxa et condurlo a la Signoria. Era vestilo di panno negro, et miralo in Colegio ha presenta le letere di credenza dii suo Ile, di 2 Avosto, da Buda. Poi parlò latine implorando ajuta di danari contra il Turclio, qual è miralo nel regno, et usò gran parole implorando il sussidio. Il Principe li usò grate parole, dicendo sempre vedomo li nondi di quel Ite con aiegro animo et a la proposta fata si saria con li Savii, el si consulteria. Di Cao d’Istria, fo letere di sier Piero Mo-eenigo podestà et capitanio, di.., Con avisi di le cosse di Ilongaria, e par, per una saeta sia brusi le polvere dii campo dii Turcho; e altri avisi come dirò di soto. Di Hongaria, di sier Lorenzo Orio el dotor, orator nostro, date a Buda a dì 2 Avosto, più vechie di le altre, si ave letere di quelle occurenlie. Fo divulgalo esser letere di Itoma, tamen fo poi dito di no, e cussi fo e fo lele con li Cai di X, e dito una nova che il ducha di Ferara era acordato eoi Papa ; dove la vegna non lo so. Da poi disnar, per esser denuziago el ponto di stella, non volseno far ni Consejo ni Pregadi, el fo Colegio di savii. Di campo, vene letere di sier Polo Nani, dii Governador, e di Cremona dii secret ario Ma-rin. Come monsignor di Lutrech si lamenta di pochi fanli liavemo e solieita il campo passi Po. Li inimici voleno presentar l’artigliarie a Parma. Lui Lu-trech ha mandalo uno nontio al ducha di Ferrara a exorlarlo si voghi chiarir contra il Papa et venir in campo, et voria la Signoria ne mandasse uno allro con far tal exortation. Di sier Andrea Grifi procurator, proveda-dor zencral, da . .. fo letere. Come ozi saria a disnar in campo, et altri avisi. Fo consultato tra li Savii la risposta a l’orator di Ilongaria, et ctiam scriver in Franza al Re in justi-fication nostra per la imputazion ne fa Lutrech non aver zente eie. Noto. Eri zonseno gripi con museatelli da Gin- 187 dia di raxon di sier Marco Antonio Corner qu. sier Zuane e alcuni altri, et se intese come a dì 9 Avoslo sier Marco Minio va oralor al Signor turcho, dii suo zonzer lì in Candia, farà impalmar le galie e con la galla Michiela et la .... Tamen di lui non è letere. Item, fo letere di reelori di Candia, di quelle occo-rentie. Nolo. Ozi fo relenuto, per parte presa nel Consejo di X, quel Antonio di Fantini venitian ciladin gobo, praticava in Barbaria e fo patron di uno galìon dii Papa, questo par desviava homeni e maritimi maistranze di l’Arsenal nostro per farle andar in Ancona a lavorar armala per il Papa. Fo acusato per quel Zuan Gallo, qual si dovea incoronar per aver testificato falso in favor di Piero Griti, et acusò questui, e lui non fo incoronalo el sarà absollo. Item, releneno Luclia Buralo era sanser a li Camerlenghi, si dice per monede false, et si butò in aqua, tandem fo preso et menato in camera. Et questa matina il Colegio stele tardi in camera per questi. Etiam è sta relenulo uno Francesco librare. Vene l’orator di Ferara el volse audientia con li Cai di X, et monstrò do letere dii suo Ducha, come monsignor dì Lutrech li havia scrito et mandato uno a posla a exorlarlo voy venir con le zente l’ha fuora et scoprirsi per la Christianissima Maestà et la Signoria nostra; al qual ha risposto et mandato uno a posta, qual è .... con dirli non sa con che modo ussir per non liaver zente d’arme nè fanlarie al bisogno et però soa signoria advertissi. Da poi disnar fo Consejo di X con la Zonta, et