63 MDXXXIII, APRILE 64 pclition, fo aldilà la causa di la elcclion dii prior di San Zuane Evangelista sier Nicolò Badoer qu. sier Orso, el parloe, per li Badoeri si doleno che 9 soi nepoli el altri 8 da cha Badoer che non volseno ba-lolar, sier Zuan Francesco Mocenigo l’avochalo, et li rispose per il prior eleclo sier Alexandro Baxadona avochato di presonieri, el sier Hironimo da cha Taia-piera, sier Piero Justinian el sier Piero Maria Mi-ciiiel auditori nuovi, ostante la sa sospension, nitro-messeno questa elelion ; el qual sier Nicolò fé una oblalion in scrilura che non obstanle la soa elelion è contento questi nepoli possi usuar le sue raxon al Pelizion per mirar a la eleclion di uno altro prior che fusse fatto, la qual oblalion è in direclo conira de lui. In questa malica per la morie di sier Alvise Barbaro el consier, el Serenissimo levò vesta di scar-lato per esser suo parente. Adì 23. La malina. Veneno in Collegio do oratori di la Comunità di Brexa, videlice.t .... Veneno sier Thomà Michiel el sier Mariu More-xini qu. sier Polo censori, el con li Cai di X feno lezer do parie voleno meler in Pregadi da esser poste poi in Gran Conseio, una zoreba le preserie ut in ea, l’altra zcrcha quelli si fanno luor precuralori, consieri, avogadori eie. El fo parlato assai, /amen le metcrano il primo Pregadi. Da poi disnar fo Collegio di la becharia el aldi-tono li scorzeri con li calegeri zereha il vender di cuori. Adì 24. La matina. Vene in Collegio sier Lu- nardo Justinian stalo capitallio a Verona mexi---- vestito di veludo paonazo, in Iodio dii qual andoe sier Marcito Zantani, et referite di quelle fabriche et altro, laudalo de more del Serenissimo. Vene l’oralordi Pranza dicendo esser venuti alcuni francesi de i sguizari,quali dicono che sguizari hanno certa patente nostra di aver servilo, el voi una fede quella patente noti è vera. Nolo. Eri per li Savii a Terraferma fo fato una lettera a Udene, hessendo morto Bironimo Alcandro era contestabile alla Chiusa, elexeno Hironimo di Pace fradello di Sabastian rasonato, el fo contìnua per 4 Consieri. Fo scrìto per Collegio a Zara : fo dato al prove-dilor Pizamano, è morto, il presente per il sanzaibo di Bosnia, veste veludo cremexln scarlalo di 100 et di 80, et do paonazo di 85 e ducali 150 venitiani, li ricuperi e legni. Cussi edam scrito a Sibìnico. Da Costantinopoli di sier Fiero Bragadin 17 baylo date in Pera adì 22 Marzo. Come a dì 12 di l’instante el Signor zonse 5 mia qui apresso e non volse intrar in la terra, ma pasò sopra la Natalia a una vale lontana mia 15 di qui, et poi a li 16 intrò in Costantinopoli, ha comenzalo far Porla, ha spazà molti messi solicilando la venula di Imbraim. Dii trazer di ori et arzenti non è innovalo altro. Iter» manda do comandamenti aulì zerca le cose di Dulzigno e Anllvari. Dii dito, di 18 Marzo, tenute fin 22 dito in zifra. Come il Signor a li di passali vene qui a le Aque dolze 5 mia lunlan et non volse intrar, e pasò per la Natalia in una vale amena di aque, arbori e casazon per aspettar la venula de Imbraim. Adì 15 la note giani/ari si levono a rumor da 5 in 600 el andono a la caxa di Aiax bassa il qual era col Signor fuora et quella sachizò, poi a Abdisa-lam defender, gran rico, andono per amazarlo, el qual fuzite di caxa, e sachizò; etiam sachizono molte case e bolege de iudei, e la note andono a la caxa de Imbraim e parte di quella ruinó e la sachizono, benché erano a visti, el altri lochi. Il Signor poi adì 16 vene in Seraio et fece Porta, dove tuli li ianizari andono, ai qual fonno dimandati la causa di lai movesta, risposeno questa ultima paga Abdì-salam lì havea dato aspri caramilì che valeno la mila e non li pono spender, e non voleno viver con peehalo rechiedendo che’l fusse morto, e dismesso Imbraim dii Bassa perchè non cogncsseno lia-ver do signori ma uno solo, etiam fosse dismesso Aiax perchè è usanza quando el Signor inira in Costantinopoli li ianizari li va contra et hanno aspri 1000 de presente per uno, e lui Aiax è sla causa non li hahbino aulì, et fatto chc'l Signor non inlrò, li qual ianizari volseno veder il Signor, con altre parole. Hor fo eonzata la maslelada in aspri 1000 per uno da numero 10 milia ianizari che montano ducati 200 milia, e quelli che hanno meno di aspri 4 ai di li ha messi a 4 aspri, et hanno auto li danari. Il Signor è ritornato al locho di la sopradilla vale el non voi far Porla fino la venula de Imbraim dal Cayro, che cussi li ha dalo la fede et ha spzato 10 olachi solicilando immediale che'l vengi. El Signor con lempo casligarà questi ianizari. De qui in Pera adi 16 la seconda note dilli ianizari volseno sachizar la terra el gran parte de li nostri andorono in le nave e le feno tirar fuora dii porto e strenzerse a uno lre#nave che erauo; el Signor li mandò a dir a questi di Pera che se li fosse dato impazo da li ianizari con artellarìe 0 al-