MDXXf, SETfEMRRE. 496 Fu posto, per sier Zorzi \renier, sicr Piero Tri-vixan, sier Stefano Tiepolo savii sora la mercadan-tia, certa parte di questa substantia, videlicet . . Fu posto, per li diti Savii, aleuto per teiere di sier Vicenzo Trun, era relor a Cataro, si abbi inteso fiorentini desidereriano far la stapuladi loro merclia-dantie vieneno da Costantinopoli e altrove de lì eie. però sia preso che in ditta terra se possi far la dila stapula etc. E la Signoria non volse fussc balotata per esser cossa di haver gran consideralion. Fu posto, per li Consieri, Cai di XL e Savii, allento nel brexan sia sta la tempesta, et ctiam aver alozato il campo nostro con gran danno di quel territorio, però, havendone supliebà si degni la Signoria farli qualche comodità per li debili privati, però sia preso che a ditti dii territorio di Brexa siali dà sal-voconduto per lutto il mexe di Dezembrio, per quanto a li debili particular, ut in parte, et fu presa. Fu posto, per li ditti e Savii tulli di Colegio: allento le occorentie presente per fornir l’Arsenal nostro di conevi, sia proso che 1’ università de li ebrei quali ne diano dar ducali 10 milia a l’anno, di qual è alcuni è ubligati a l’Arsenal, debano in termine di zorni 15 aver exborsato quanto dieno dar in dili anni quatro che li capitoli è confermati, hes-sendo quelli posti a conto di loro debito di tal raxon; et non pagando nel ditto termine, tulli li hebrei è sotto il dominio nostro da terra pagino con 25 per 100, e la execulion sia concessa a li Provedadori di l’Arscnal; con altre clausole, ut in parte. Ave 10 non sincere, 25 di no, 138 de si. Fu presa. Et vene letere dii Provedador di l’armada, con letere da Costantinopoli qual fono lede, e sono di questo tenor. J)i sier Aguslin da M’ala provedador di l’armada, date a Sibinico, a dì 24. Come quella matina era ritornato il suo messo, mandò a Ragusi, qual ha portalo letere di Jacomo di Zulkin e de altri, quali però scriveno in conformità, el risona per tutto la presa di Belgrado. E in questa Dalmatia il tutto passa quieto eie. Di Ragusi, di Jacomo di Znlian, scrite al Provedador di l’armada, data a dì 21. Come Ini vìa ricevuto le soe letere, el rescrive per il messo, come Belgrado, si perse per discordia Ira loro che erano in la forteza, e per freze tirale in la terra gran numero per turchi, erano persuasi a darsi salvo le persone et cussi si reseno. Et è venuto nova per via di Bossina, come serviani erano dentro si deténo a turchi; ma li hongari erano reduti in la torre. E il Signor era venuto in Samandria et fortifichava la 296* terra, el che parte di ongari erano andati via, e che ’I signor re di Ilongaria havla mandato bon presidio di monilion e vituarie a Jayza, el era in campo mollo grosso zornale do lonlan di quel dii Turco, et era zonto il re di Polonia con zenle in diio campo,; qual era a uno loco dito Segedino di là di Danubio. Manda letere dii Baylo di Constantinopoli. Dii dito Provedador di l’armada, dale pur a Sibinico, a dì 24. Come le zurme di la galìa Dandola di Candía comcnzano a patir, et è mal in ordine, e tenendola fuora questo anno, cussi quella come le altre candióle crcperanno. Opinion sua saria mandarle a disarmar, et poi armar a tempo novo. Si armeria 8 in 10, lauti homeni in Candía si troverà, pur si babbi li danari. Di Constantinopoli, di sier Toma Contari-ìli baylo, date in Pera, a dì 25 Avosto. Come poi le ultime scrisse non è slà fato alcun richiamo, che non liaría manchi altro, átenlo quello lutti parlano di la tardità di l’Orator nostro, non si sa dove el sia. Si ave letere di Alexandria, di Ziprian da Mosto patron di la nave Mosta, come sora Cao Manlio era slà presa da l’armata dii Chayrbech con occision di 8 homeni di la nave, et lui patron ferito, el conduta lì in Alexandria dila nave, era stà le robe discargate et li homeni di la nave impre-sonali; la qual cossa bisogna l’Ambasador sia quello parli a li bassà, perchè lui non ha danari di andarvi; spenderia assa’, non ha il modo. Li mercanti hanno promesso dar ducali 5 per uno, è slà trovà du-I cali 55, sicliè non poi far nulla, poi mandar a la Porla il dragoman, coslerà ducati 200. Scrive, è creditor assai per li so’ conli di aspri .... di’ è ducali .... lia trato ducali 600, zoè 300 in sier Lorenzo Falier e fratelli e 300 in sier Zorzi Ve-nier qu. sier Francesco; suplicha le letere siano pagale. Si ha aviso, il Provedador di 1’armada aver preso una galìa turchescha et un’ altra butà a fondi, et esser stato a le man con quelle. Scrive, aspelar con desiderio il successor. Etiam fono letere dii ditto in zifra, di nove dii campo drízate ai Cai di X, qual terminono lezerle ozi poi Pregadi nel Consejo di X con la Zonta. Fu posto, per li Savii tulli, una lelera al rezi- 297 mento di Cipro, come è venuto a la Signoria nostra il reverendo episcopo grccho de lì, et dolutosi che.................