397 MDXXI, SETTEMBRE. 398 sieri, nziò Ziprian predilo sia seguro di la vita, con altre parole, meravegliandómi li Savii sora le aque poi aver 50 ducati di più et non li voi. Parlai assai e ben, mosso da pura conscientia. Et sier Gasparo Ma-lipiero volse andar a rispondermi, et el Doxe et Signoria li disse è slà dito il tutto, et per I’ bora tarila non andoe. Andò la parte : 11 non sincere, 73 di la parte, 107 di no. Et fu preso di no, per manlenir la fede di questo Consejo. ‘ Fo persuaso, per Gasparo di la Vedoa, da parte dii Serenissimo et Signoria a tutti, aleuto il bisogno dii danaro, di andar a pagar le soe decime per lo amor portano a la patria. Et nota: fino qui die passa il termine di la prima decima Ira la prima et seconda decima, per sier Marco Gabriel è slà scosso in contadi, non melando il don, sohm ducali.....i qual lutti fono mandali in campo. Fo scrilo a Roma questa sera...... In questa inatina fo principialo a redursi il Oologie di XV Savii electi sora lo estimo di trevixana e padoana, et si aldite la prima causa inlervenendo li Alvaroti, volendo exention di la terra dii Rin sotto Uriago. El quelli sora l’exlimo li feno conira, et fo aldilo il suo avocbalo. Et quelli si reduseno, a perpetua memoria li noterò qui : Sier Piero Sagredo i Sier Moixè Venier j presidenti Sier Marco Contarmi ) Sier Marin Morexini qu. sier Piero. Sier Marin Sanudo qu. sier Lunardo. Sier Marco Zantani qu. sier Antonio. Sier llironimo Barbarigo qu. sier Benedelo. Sier Lorenzo Capello qu. sier Micbiel. Sier Zacbaria di Prioli qu. sier Marco. Sier llironimo Malipiero qu. sier Francesco. Sier Marco Malipiero qu. sier Marin. Sier Nicolò Lipomano qu. sier Francesco. Manclia. Sier Fantin Valaresso qu. sier Ballista. Sier Nicolò Trivixan qu. sier Gabriel. Non. Sier Polo Nani, intrà sopra i alli di Sopraga-staldi. 240 -A dì 12. La malina fo leto le Ictcre di-cani-po, venute eri sera, date a Fontanelle a dì 10, lwre.. Come li cavalli lizieri, mandono verso Parma, erano ritornali, et referiscono esser siali in Parma, et inimici retrali a la Lenza mia 4 ili Parma. Et come Lulrcch bavia mandalo farine, fanti novi e altro in Parma, zoò 1500 fanti novi, et cavali alcuni erano lì fuora. Di sier Gasparo Contarini orator apresso la Cesarea Maestà, di Bruxelc, di 30 et 2. Fo lelere da Bruxele, bone teiere, il sumario dirò poi. Da poi disnar, fo Consejo di X con la zonla. Et fu fato do parentadi di noze, quello di la lìa di sier Zuan Francesco Morexini in sier Jacomo Duodo de sier Zuan Alvise a dia’ Loredan sul Canal grando a San Polo, el quello di la tìa qu. sier Jacomo di Renier in sier Zuan Francesco Salamon di sier Zuan Nadal, a Santa Malgarita. El Consejo di X si reduse tardi, e la Zonla non fo in ordine, el fo leto le sopraserite lelere. E fono sopra monache Conven-lual et Observanle, et nulla fu fato. El Iicenliata la zonla, restò il Consejo di X semplice, et expedileno uno presonier per monede, e lo asolseno. Di campo, vene Ictere di... hore ... Come inimici erano rilrali a San Lazaro mia G più in là di Parma, et questo per dissension tra loro, tra il signor Prospero e il signor marchexe di Pescara. Et haveano messo Guido Rangon con 2000 fanti in Modena. E scrivono eoloquii di Lulrech con esso Griti zercha andar a tuor Modena et Rezo, e darle al ducha di Ferara ; e altro. A dì 13. La malìiia fo Ictere di Roma, di 9. 240 * Come il Papa bavia dato lo episcopato di Citanuova al Marzello fo generai di frali Menori et questo per la promessa fata di darli il primo episcopato vacherà in IJislria over in Dalmatia, per ducali 3000 ave da lui ad imprestedo, con darli annuatim a raxon di 12 per 100. Sichè il Cardinal Pisani che lo aceto per la sua espetaliva, averà pacienlia. Item, scrive altre parlicularità, sicome dirò di solo. Vene Poralor di Ferara, el monslrò lelere dii Ducha. Li scrive di quelle occorenlie; il sumario di le qual noterò di solo. Veneno sier Antonio Condolmer e sier Alvise di Prioli inquisitori dii Serenissimo Principe defunto, et dimandono ¡1 Gran Consejo per voler privar sier Lorenzo Loredan suo fiol di la procuratia, dicendo è slà elelo conira la sua Promission. El il Doxe con la Signoria li disse, si darà Limi o Marti dito Gran Consejo. Vene il Palriarcha nòstro, qual ave audentia con li Cai di X, per quello seguite eri nel monasterio di la Celeslia, che le monache Conventual rupe certo muro andava nel granaro di fomenti qual bavia le