271 MDXXI, ACOSTO. 272 Et perchè ne In pnrtc del 1411 ne è un capitolo che li Savii che (inverano a far tale reformatione, non possano esser elecli ad alcuna altra cosa nè dentro, nè de fuori, salvo a Procurala, a capitanalo del Golpbo, et di galie de mercato, sia per autorità di questo Consejo del lutto revocato el dillo capitolo, ita clic quello non obstnnte, cadauno de essi 20 savi da esser electi possa esser elecli ad ogni cosa dentro el fuori de questa nostra cità. In reliquia vero sia observala la parte sopradila. De parte.....178 De non...... 30 Non sincere... 1 1 G4,> Et ponendose queste parte, vene le soloscrile letere di le poste, qual fo lete; et veneno a hora di lezerle al Pregadi. Di Alvixe Marin, data a Castion, 10 mia apresso a Crema, a dì 18 hore una di note. Come questa malina Lulrech et lui si levono di Lodi e veneno ad alozar qui a Caslion, et vanno ad alozar 4 mia vicino a Cremona. Ha auto letere dii Gover-nador nostro di 17, come tino 5 zorni sarà con le zente nostre a Cremona e si unirà. Et Lulrech li ha fato scriver a solecitnr el vegni più presto, et etiam lui li ha scrilto, el manda uno suo nominato Hironimo Gatanio suo secrelario a solecitarlo con teiere. Li ha dito aver auto letere inlerceple dii signor Prospero e di domino Hironimo Moron dri-zale al Cardinal di sguizari el alli sguizari, per le qual scrivono; non venendo sguizari, di quelli di Zurich si convegnirà relrazer ussendo francesi a la campagna, unde Lulrech disse : « Vedete quello fa la Signoria? se prima se univamo li vincevamo, ta-men ancora non son fuor di speranza » et ha scrito a Milan a domino Coslanzo Triulzi zercha li 1000 grisoni voi tuor la Signoria, li fazi venir presto. Scrive, cavalcando ozi con missier Galeazo Visconte, li disse: « Domine Secretarlo, non laudo questo venir a zornata. 1 nimici hanno lanze 1500, cavali li-zieri 2000, fanti 20 milia: il re Cristianissimo harà 800 lanze e le nostre sanino 500, arà 16 milia fanti in lutto e li vostri polrano esser 4000 e cavalli li-zieri... vedemo semo mancho di loro, però non si doveria cussi corer a la zornata, dicendo mi conforto dii signor Thodaro che non vorà sbarajar » concludendo, non voria si combatcsse, el monsignor di Lulrech dice voi combaler con li inimici. Lui Se- (i) La carta 163* è bianca. crclario nostro, pur cavalcando, li rispose: « Monsignor, il joeho non è seguro, e se ricorda vostra signoria di la rota di Geradada? » Disse « L’è vero il Re voleva paxe si non venivi a zornata, e l’avea or-dinà a missier Zuan Jacomo la richiedesse. Ve promelo non combalerò con desavantazo. Zonto sia il Governador, parlaremo insieme, dicendo spero saremo ben in ordine. Et li disse esser venute letere di Pranza, tamen di l’Orator nostro nulla, madie erano di 12 di la corte, verificava la liberalion dii duella di Calavria, e l’orator di l'erara, qual ha auto letere, li disse che ’1 re Chrislianissimo era andato a Lan-ger a veder li sguizari. Scrive, ha visto in le letere 164* interede dii signor Prospero, che spera aver sguizari di Zurich. Scrive vanno ad alozar a Pizegalon. Dii Governador nostro, date a Bagnol, a dì 19. Come ha ’uto la lelera di la Signoria nostra zcr-clia darli libertà di passar Po eie. Scrive anderà riguardoso. Spera uniti sarano li eserciti li inimici se ne anderano via. Scrive, ha pochi fanti, non come la lista mandò a Lulrech, però voria se li mandasse di quelle compagnie de Verona; el Lulrech li ha mandalo uno suo secrelario zonto ozi a solecilarlo d vadi, però richiede osso Governador fanti et cavali lizieri el di Verona cavalli per le arlelarie. Di sier Polo Nani, date ivi, a dì 19 hore 22. Come ha ricevuto nostre zercha li fanti grisoni. Scrive, dii zonzer li dii secretano di Lutrech a soli-citar il Governalor, qual è partito ozi. ltem, voi il Governador 300 guastadori, 30 sachoni et 6 pezzi di artelaria di Brexa. Questa sera Lutrech sarà a Cremona, li valesani doman saranno a Varola Gisa. Dii dito, date a hore 24. Come il Governalor voria la Signoria scrivesse li tre contestabeli è in Verona venisseno con loro compagnie in campo, e mandar in Verona quelli fanti sono in Padoa. Di sier Hironimo da cha’ da Pexaro prove-dador generai, date in Castegnedolo, a dì 19, hore una di note. Come questa malina parli di Lonà e zonsc 11, et li cavalli lizieri è venuti, dicono è venuti strachi per la fazion fata. È zonto lì Hironimo Anzoleli vicecolaleral, dice ha espedito valesani 1315. Di Pranza, dii Badoer, date a Aulon, a dì 10 Avosto. Come ozi, hessendo a la messa con Ruberie!, quello li disse esser letere di Lulrech al Re che la Signoria non liavia si non 3000 fanti, et aver per questo spazà uno suo a la Signoria. Poi parlò al Chrislianissimo re, qual li disse esser zonlo uno dii ducila di Lorena, lo avisava il capitanio Francesco esser con le zente l’ha unito con le zelile dii Calholico