487 MDXXI, SETTE IIBDE. 488 è parliti per campo: et questi costano da 5000 scu- ' di etc. Dii castclan di Lecho, date a dì 22, drizatc a domino Costanzo. Come si dice il Cardinal di Va-lese con 8000 fanti fra quadro zorni dia calar, c che lo episcopo di Lodi è a Mu biga lo con poche zente, e che ’1 Cardinal e ducha di Bari, a dì 24 di questo doveano zonzer a San Zuane. Dii comissario di Vilacho, di 23, date a Boveredo. Come si veriticha il venir dii Cardinal con li 8000 fanti, quali saranno 2000 sguizari di Zu-rich et 0000 lanziuech che vien col ducha di Bari, et che dimanda passo a le tre lige. Scrive, molli banditi 290 dii Stato di Milan praticha di qui intorno. Scrive, è passalo di qui monsignor di San Celso con due altri, vanno a Coyra, et scrive Antonio Maria____etiam è passato con altri eie. Di reetori di Verona sier Bernardo Mar-zello e sier Francesco da cha’ da Fexaro, data a dì 27 liore 22. Per suo tornato di Mantoa, nulla preparation si fa. Si dice il ponte si fa su Po a Bre-xelle, e le barche per farlo erano a Governolo; ben è slà mandati legnami de lì, si da Mantoa come di ltezo, e che si aspelava Nicolò Yarola foraussito, qual dovea andar ad assaltar uno caslelo in cremonese. Per uno allro partì Marti a dì 24 da Bolzan, dice in quelle parte non si dice nulla di guerra, nè di zelile preparate. Di Brexa, di sier Marco Lorcdan podestà e sier Vetor Michiél capitanio, e sier Hironimo da ca’ da Fexaro provedador generai, di 26, ore 3. Zercha la paga per la compagnia di Jacomin di Valtrompia,èaquella custodia, e hanno fato la descri-tion di le biave dii paexe, zoè poslo ordine et electi 10 citadini con 10 altri di le arte loro, quali parli-rano a otto per quartiron per farla più presto, e vera. Ila fato cride non vadi fuora dii paese, uè etiam vien assa’ biave in terra lodescha : fazi la descrition di le zente se sono lì a Limon. Item, hanno fato poner in Brexa 800 cara di feno et 400 di paja ; et quanto a saper li passi di Valehamonicha, Jacomin di Val-trompìa è praliclio, qual andò a vederli quando era con francesi qui in Brexa, per dubito non calasscno sguizari, et manda la sua depositici! qual è questa: Come lui è pratiehissimo di dilli passi, et li ha visti. Sono tre in dilla vale, zoè Arlenega et Aspesa et Monlaruol, qual è largi et è impossibile a obviar; ma tien non verrano per caxon di victuarie, come etiam 11011 veneno li sguizari quando calono ili favor di la Signoria, quali veneno per la via di Mara» e Trento ; et cussi tien verano questi altri fanti. Di Baspo, di sier Nicolo Zorzi capitanio, date a Pinguente, a dì 25, venute questa muti-na. Come, desideroso intender li progressi di turchi in Hongaria, mandoe uno suo in quelle parte, qual 290* tornato ozi a bore 13, dice come a dì 3 Belgrado fu preso da turchi con tutta la Servia. Item, manda una lelera scrive pre’ Nicolò Pagagnolo canonico, qual scrive, il He esser con persone 20 rnilia a Buda e voi andar a far la zornata col Turcho, et se ingrossa ogni zorno, e si aspeta 1111 cerio Vayvoda et uno Duca bohemo. Item, clic ’I Turcho harìa preso Sabach et quella brusala. Di campo vene la posta, lezendosi le sopra dite letere, date a San Segondo, a dì 26 liore 2, di provedadori Grifi et Nani. Come ozi è siati ocupati a far la monstra a don Loys di Cajeta. E sta rasonevole, e li hanno dato danari. Poi feno di parte di grisoni e li hanno satisfato assai. Ne inanellano pochi, non come valesani, ben dicono assa’ è amalati. Si vederà la vcrilà; et perchè Lutrech era indisposto di doja di schena e lutto ozi stalo in lelo fin quesla sera che si ha levalo, li mandono a dir come havia 1 auto aviso il campo inimico passava la Lenza et tornava a San Lazzaro sotto Parma, unde il Governa-lor nostro subito andò da soa signoria per intender la cossa. Quali poi essi Provedadori andono etiam loro, e in camino scontrano esso Governador, ducha di Urbin et signor Marco Antonio Cotona, quali li disseno, per molti venuti di Parma, haveano inteso variamente, chi diceva non era leva il campo ma alcuni cavali passalo la Lenza, altri che ’1 campo passava la Lenza e si aviava verso Po per alozar a Co-Iorgno. 'l'amen poi hanno inleso il campo non aver passa; ma ben mandati alcuni cavali verso a la montagna, quali haveano però passato la Lenza, umle nostri Icrminono dar boti ordine a le zenle nostre di campo, slesseno avisti etc. E inteseno che le barche erano a Borgoforle esser sta condute a Viadana per butar il ponte, ch’è per mezo di Colorgno, dove si dice il campo voler andar ad alozar. Tamen, da poi intese che diete barche conducte a Viadana poi fono ritornate a Borgoforle; le qual nove varie danno grande admiration a loro, che dito campo voglii far qual cossa, alento la mala eonlenteza di tutto il Stado di Milan conira francesi. Item scriveno, ozi poi messa, li capi di le zente d’arme li persuaseno a 291 dar danari a le zente, acciò non fazino qualche disordine; però se li provedi dii quartiron etc. Item, li oratori sguizari questa matina fono con Lutrech, e li dissello quanto per le sue di cri scrisseno, et non bavendo voluto restar inimici di ofender eie. Item,