173 MDXXI, ACOSTO. 174 dron è cavalchilo a Trento, et il conto Sebastian è per cavalchar, et è andati certi muli cargi de schiopi. Scrìve esso Provedador, aspetar il suo exploratore. Di sier Gasparo Contarmi orator apresso la Cesarea Maestà, date a Gandavo, a dì 23 Lujo. Come eri sera ricevete nostre di primo et di 9, e lo aviso de li soi di la creation dii Serenissimo Principe, con il qual si aliegra molto per l’antiqua servitù sua, poi perchè la República nostra ha auto uno Principe optirno, sapientissimo et fortunatissimo. Per le altre letere, ha inteso quanto se li scrive, che zonto sii il conte Cristoforo Frangipani de lì, debbi parlar al Re c Gran canzelier, e far obedir a li man-104* dati cesarei, per non esser sta voluti quelli ubedir in Friul justa li capitoli. Scrive, il Gran canzelier è stato indisposto da gole, et tamen doman si parte et va a Cales, come per le altre scrisse. Poi il Filinger le-sorier non era lì, qual è zonto mo’ terzo zorno, unde andò dal Gran canzelier dolendosi di modi dii conte Cristoforo, e li lexè la risposta di dito Conte. Il qual disse, ditto Conte averli parlato che la Signoria voi li sia restituito forteze. Tamen faria fosse restituito il lutto, et ii disse parlasse al Filinger, et cussi li par-loe; qual era con il secretano Saralainer, qual disse dillo conte Christoforo averli dà una póliza, e non l’havia adosso, e ge la mostreria; sichè atenderà a far li capitoli habino il suo vero efleeto. Scrive, aver comunichà al Gran canzelier le nove di Constantino-polì. Disse, il Re ha auto questi instessi avisi per altra via, dicendo : « Bisogna vengi vera la profecía, clic ho vista, che turchi vengono lino a Cologna, poi da uno Imperador over Re ispano sono discazali. » Scrive, questa Maestà va a Bruza, dove si lien, il cardinal Eboracense, expedito di Cales, vera a parlar con Soa Maestà. Scrive, doman si parte il Gran canzelier insieme con monsignor di . .., per andar a Cales, come scrisse doveano andar. Dii Secretario nostro a Milan, a dì 4, hore 24, venute osi. Come ozi li ha dito monsignor di Lulrech, manda uno suo a la Signoria nostra, vedendo non aver risposta zercha li 1400 valesani; qual è nominato domino Jacomo Colin, et parte questa sera e vien a stafelta. Lutrech li ha dillo esser zonli a Ado 6400 sguizari; doman da terza passerano per Milan. Domino Andrea da Birago, stato comissario a la Concordia, è partito di qui. Vien a Venecia per aver condola di cavali lizieri. È ben conosciuto da domino Andrea Griti et domino Domenego Contarmi. Il conte Hironimo Triulzi, da Piasenza ha scrito di qui: come, havendo preso uno che portava letere dii conte Piero Buso al conte Guielmo Buso suo fra- delo, stava in Piasenza, per le qual letere ha scoperto uno tratado clic quella note si dovea far in ditta terra con darli una porta, unde ha fato retenir il dillo Guielmo c fato provision, et ha scrito a monsignor di Lulrech quello voi fazi ; et li ha risposto fazi quanto li par. Di sier Volo Nani sopradito, date a Varola 105 Gisa, a dì 4 hore 20, sonte osi hessendo Vre-gadi suso. Come è venuto col Governador et zenle li a Varola Gisa vicino a Pontevico, et fanno alozar le zente 6 et 8 mia vicino. In Axola è alozalo il Con-lin di Marlinengo, et a Calvisan Piero di Longena con le loro compagnie. È letere di Milan del signor Vomponio, qual il Governador ge I’ ha date. Et manda una teiera di monsignor di Lescu scrila di Parma al Governador: come ha inteso, vien do spie del campo inimico per passar per il Lago per dove passa chi voi, et si vedi di averli. Hanno scrito a Verona vedino di prenderli. Dice, il Governador averli dito è bon la Signoria vadi pur gajardamenlc, e fa-zino fanti. Ha aviso li fanti vien da loro è zonli a Artelengo, alozano a descrition; ma zonli sarano de lì, non farano lai cosse. Da Milan, di domino Vomponio, di 2 hore 16, serite al Governador nostro. Avisa il lajar la testa in quella matina su la piaza a Bortolameo Foriero, poi squartalo. Scrive, è zonlo uno de Aste, dice Marti li fanli sarano certissimo; che a di 6 vien Ihesorieri con provision di danari, et sono do francesi nominali in le lelere. Cussi li ha ditto il Zeneral. Dii dito, di 2 hore 18. Manda uno avviso di Chiavena: di uno degan con do altri fanno fanti de lì. Che li fanli vanno a Trento, et a dì 9 saranno lutti uniti per calar zoso. Altre particularilà Scrive. Di Varma, di monsignor di Lescu, date a dì 3, serite al Governador zeneral. Come vien do spioni vestili de frali, con pater nostri a la cintura, di color biso come frati di Carmini. Voleno passar per il lago di Garda per andar a Trento; prega si veda di prenderli. Item, uno aviso di Milan, di 4, come sguizari è acordali, e se li dà danari, et sono 5200 et 1000 valesani, et ècapitanio di dili sguizari uno nominato Lois d’Arlollo. Damalina passerano per Milan, vanno a Lodi, el questi sono di 4 cantoni Coyra, Friborgo, Svilz e Basilea. El ozi si fa la dieta a .... di sguizari. Quelli 1500 valesani alozali a Monza ruinano le caxe, e sono mal contenti, el si la Signoria non li. torà, tornerano a casa. Dice etiam, la Signoria non fa fanli italiani, però si fazi provisione di risolversi. Dii dito sier Volo Nani, date a Varola Gi- 105*