G7 MDXXI, LUGLIO. G8 A dì 19. La malina vencno li ambassadori di la comunità di Monlagnana, uno di qual nominalo..... fcoc una oration latina, alegrandosi di la crealion dii Serenissimo. El Doxe poi li usò grate parole. Fo mandato per sier Marco Antonio Venier cl dotor, electo oralor in Anglia, qual aceplò, et si me-Ieri la parte il primo Pregadi che ’1 vegni in Prega-di (Ino l’anderà via. Di Milan, di Chiari, dii Governador, e di sier Polo Nani fo letere de occurrentijs. Con alcuni avisi dii zonzer di 1900 tanti a la Catholica, quali vanno a Bologna; et il Governador va a Cremona, dove fa con monsignor di Scut uno consulto. Da poi disnar, fo audientia publica dii Doxe con la Signoria, et li Savii si reduseno a consultar al loco suo. Di Milan, fo letere dii Secretano, di 17. Come sguizari 4000 comenzavano a zonzer, et Lutrech si aspetava a di 20. Di Crema, di sier Andrea Foscolo podestà et capitano, di .. Manda alcuni reporti. Et come le zente francese erano andate a certo castello sul piasentin di Anguisola, quali baveano rebellato a la Maestà dii Re et quello preso con occisione eie. Di Zara, fo letere di sier Francesco Arimondo conte et sier Benedeto Valier capitanio, di . .. Zerclia novità et adunallon di turchi per andar a danni dii re di Hongaria, et il ban di Yayza averli scrito e dimanda socorso, perchè cl bassa de Bossina vien molto polente per aver quel luogo. Fo leto una deposition di uno......, partì dii campo turchesco da .. . a dì. .. Zugno. Dice esser con cavalli.. milia et ha 8000 schiopelieri, artelarie assai eie., et va contra el re di Hongaria : con molli avisi. Qual sarà leda in Pregadi. In questo zorno, in chiesia di san Zane Polo, per sier Domenego Loredan di sier Marco fo tenuto conclusion publicc slampade, el primo conlradisse Marco Damian frate di l’ordine di Predicatori, poi sier Sebaslian Foscarini dolor, leze in philosophla, demum sier Nicolò da Ponte dolor, poi sier Marco Nani l’orbo, qu. sicrZuane, qual si porlo excelentis-simamente et è orbo. Durò fin hore 22; vi fu assa’ patrizii invidati et altri. A dì 20. La malina vene 1’ orator di Hongaria per la sua expedilion et far la quietazion ; il qual però non ha ampio mandato, tamen la letera del He suplisce. È sta formato per Alvise Sabadin secretano, et il primo dì si stipulerà. Vene Manfrècorier di Roma in Colegio, dicendo parli a dì 10, et a Ravenna da quel governador fo relenulo, folto il mazo di le letere et retenute quelle in zifra, solum una ge l’à restituite, va a la Signoria, e le particular. La qual letera è di l’Orator nostro, di 15, zercha la crealion dii Principe, et come il Papa si congratulava tanto. Et inteso questo, il Colegio, el Doxe con li altri si dolseno molto di questo allo fato a li corieri nostri a Iìavena, et fo terminalo mandar per il Legalo e dolersi di questo, e cussi mandono. Il qual disnava, et mandò il suo secretario, qual venuto in Colegio il Doxe si dolse molto di tal alto. Lui disse diria al Legalo scrivesse al Papa. Vene l’orator di Ferara, qual ave audienlia con li Cai di X et monstrò alcune letere dii Dueha con avisi eie. Di Udene, fo letere di sier Viceneo Capello luogotenente di la Patria di Friul, di... Come quelli capitani di Maran et Gradiscila non voleno ubedir la Cesarea Maestà in dar le intrade a nostri, et altre parole usate per loro, ltcm, per una altra, scrive adunatimi di fanti si fa di sopra in . . . Da poi disnar, fo Consejo di X con la Zonta. Sumario di letere dii Locotenente di la Patria 37 di Friul, date in Udene a dì 1S Lujo 1521. Come da diverse persone venule da Vilaco fide degne, donde partirono a dì 13 et 14 dii presente, liavea inteso che in tulle quelle parte superior verso Graz, dove ancora si trovava lo illustrissimo don Ferdinando, sì faceva quello più numero di fanti potevano, a li qual davano uno raines per cadauno; le qual gente per comune opinione se leniva doveano venir ne le parte vicine al Friul. Prceterea, liavea etiam inteso da le prenominate persone venute da Vilaco, come in quel loco baveano udito far publice prodame, che alcuno non potesse trazer cavalli per condur in Italia, et che a la porle slavano guardie che non lassava passar alcuno che conducesse cavalli con se. Avi so di bon loco di persona fide degna, ricevuto ozi di 24 Lujo, data a dì 23 dito in Ferara. Come a Bologna molti solicilamenle vi alendeva a far le provision necessarie per ussir in campagna, facendo monstre de le fanlarie e dando danari, el spingendo inaliti verso Regio, de dì in dì, la gente clic veniva, et provedendo da tirare l’arlelaria, et pa-